Le parole di Edin Dzeko.
Sul record personale di reti:“Sono felice per i miei 37 gol, ho superato il mio record di gol in una sola stagione e in campionato. Sono fiero di me stesso. Ho lavorato tanto durante il ritiro estivo e in generale in tutta la stagione: questa è la dimostrazione che il duro lavoro ti ripaga sempre. Quando ho segnato 36 gol al Wolfsburg ero un ragazzo giovanissimo, stavo ancora crescendo e ero agli esordi della mia carriera. Quando i giocatori diventano più vecchi di solito calano, ma sono contento che sia stato differente per me. A 31 sono alla mia migliore stagione, l’età non conta: questo è tutto frutto del lavoro, come ho detto prima”.
Sul record personale di reti:“Sono felice per i miei 37 gol, ho superato il mio record di gol in una sola stagione e in campionato. Sono fiero di me stesso. Ho lavorato tanto durante il ritiro estivo e in generale in tutta la stagione: questa è la dimostrazione che il duro lavoro ti ripaga sempre. Quando ho segnato 36 gol al Wolfsburg ero un ragazzo giovanissimo, stavo ancora crescendo e ero agli esordi della mia carriera. Quando i giocatori diventano più vecchi di solito calano, ma sono contento che sia stato differente per me. A 31 sono alla mia migliore stagione, l’età non conta: questo è tutto frutto del lavoro, come ho detto prima”.
Il suo gol più bello con la Roma: “In un certo senso i primi gol sono sempre molto speciali. E poi era contro una delle migliori squadre in Europa, la Juve. È quello il mio gol preferito, poi abbiamo vinto: il primo gol in una squadra ha sempre un sapore speciale”.
Su Salah: “Mi piace giocare con Momo, quest’anno mi ha fornito più assist di tutti. Ed è un gran giocatore in generale. Quando c’è lui è molto facile giocare per me, sai che è il ragazzo che corre sempre nello spazio: ho sempre la soluzione di dargli la palla lunga, perché è molto veloce. È un gran ragazzo, bella persona, tranquilla: tutti gli vogliono bene”.
Le partite che rigiocherebbe: “In questa stagione sicuramente il secondo tempo di Lione e la prima partita di Coppa Italia contro la Lazio”.
Sulla doppietta a San Siro: “È uno degli stadi più belli e il Milan uno dei club migliori al mondo, è stato bello andare lì e vincere. Sono molto contento per me e per la squadra. C’era anche mio padre e sono contento che mi abbia visto segnare due gol”.
L’abitudine italiana più strana. “Beh, gli italiani hanno tante abitudini ma quella più strana è il loro gesticolare. Prima quando non ero qui mi sembrava stranissimo e mi dicevo: “perché fanno così?!”. Ma ora che sono qui, viene spontaneo anche a me, mi guardo e mi dico “Che sto facendo?”. Anche con i miei amici quando provo a spiegare qualcosa gesticolo e mi dicono: Ma che fai?”.