Umberto Gandini, ad dell’AS Roma, è stato protagonista oggi in conferenza stampa durante la presentazione della partnership con la casa automobilistica Volvo. Il dirigente ha risposto anche ad alcune domande riguardanti la Roma e l’Italia.
Che tipo di ripercussioni potrà portare la mancata partecipazione dell’Italia al Mondiale? “Penso che tutti, dai mezzi di comunicazione alle chiacchiere da bar di oggi, siano improntati su quanto sia stata grave la mancata partecipazione della Nazionale al Mondiale, sia da un punto di vista prettamente sportivo che da un punto di vista sociale ed economico. Mi raccontavano ieri che per esempio ci sono già settori commerciali italiani che possono contare su una decrescita in doppia cifra percentuale sul mercato della prossima estate perché il loro bene di riferimento non sarà venduto, perché non ci sarà la corsa a questi determinati prodotti. Se non sbaglio parlavamo degli schermi televisivi che di solito, in presenza di un grande evento sportivo, Mondiali, Europei o Olimpiadi, hanno un incremento quasi scontato. Il dibattito è apertissimo, se ne sta parlando e ci sono ovviamente una miriade di voci che possono portare verso una direzione, piuttosto che un’altra. Io credo che la cosa migliore, per quanto riguarda il mio parere personale, sia quella di prendere una giusta e doverosa riflessione sul tema. Un tema che deve riguardare tutto il sistema, e io faccio parte di un sistema, come amministratore delegato della Roma, che è la Lega Serie A, che ho visto essere tirata per la giacchetta tra i colpevoli o presunti tali di questo fallimento. Vorrei ricordare che la Lega Serie A è il motore trainante di questo sistema, è quella che permette di avere i calciatori allenati, disponibili, portati in Italia, cresciuti, settori giovanili eccetera… Quindi mi sembra quanto meno irriguardosa nei confronti della vera locomotiva del calcio italiano, essere considerata come una componente colpevole di questo risultato. Però questo è un tema che dovremo affrontare in un’altra sede”.
Vedendo il vice capitano dell’Italia De Rossi chiedere quasi di non entrare anteponendo gli interessi personali a quelli dell’Italia, che sensazione ha avuto? “Evidentemente quello che Daniele ha dato alla Nazionale e al calcio italiano è molto, molto importante e il fatto di vederlo così partecipe, così consapevole della necessità di vincere quella partita e il fatto che probabilmente il suo modo di giocare, in quel tipo di partita, non avrebbe portato gli effetti sperati, è stato un segnale di quanto il ragazzo ci tenesse e di quanto effettivamente tutti i calciatori che si trovavano in quel campo, in quella partita, fossero determinati a fare di tutto per portare a casa il risultato. Purtroppo non ci sono riusciti, questo è lo sport, purtroppo il risultato dell’andata ha condizionato il modo in cui è stata giocata la partita del ritorno e quindi questo è purtroppo il fatto che stiamo commentando oggi. Daniele è ovviamente una parte molto importante e fondamentale della Roma, del calcio italiano, ripeto che quello che lui ha dato al calcio italiano vincendo un Mondiale nel 2006 non è certo qualcosa che possa sottolineare io, è sotto gli occhi di tutti, e come amministratore delegato della Roma sono molto contento che il capitano della Roma abbia questo tipo personalità e abbia preso questo tipo di ruolo”.
Con l’eventuale qualificazione agli ottavi di Champions dovrebbero entrare circa 15-20 milioni, i conti si avviano verso la sistemazione definitiva in ottica anche del Fair Play Finanziario? Ci saranno soldi da investire nel mese di gennaio? “Intanto mancano due partite molto importanti e sicuramente siamo in una posizione invidiabile da un certo punto di vista ma dobbiamo ancora conquistarci sul campo la qualificazione, quindi da qui a commentare eventi che ci auguriamo succedano ma che ad oggi non sono ancora accaduti… io sono prudente su questo tema. E’ evidente che una società di vertice conta moltissimo sul risultato sportivo, per quanto riguarda il trasferire il risultato sportivo in risultati economico-finanziari e a maggior ragione, e lo sapete benissimo, siete esperti, il successo sportivo oggi, da qualche anno a questa parte, si tramuta in risultato economico importante. Quindi è evidente che il progresso nelle competizioni internazionali significa un miglioramento dei ricavi e di conseguenza la possibilità di gestire le proprie finanze in una maniera più tranquilla. Su tutto il resto non credo ci sia nulla da aggiungere”.
Si avvicina il derby. Sente qualcosa nell’aria di diverso rispetto alle passate edizioni. Il rifermento è alla presenze del pubblico: “Sicuramente si, è una settimana molto importante per noi e per la città. E’ il mio quinto derby, credo, ho avuto la fortuna di fare i due di campionato e i due di Coppa Italia, in realtà abbiamo vinto due derby a testa però sembra che siamo stati surclassati in tutta la stagione, cosa che francamente non mi sembra che a livello di classifica si sia visto. E’ uno snodo molto importante, è uno scontro tra le squadre protagoniste del nostro campionato e tra squadre che ambiscono ad avere una posizione sempre migliore nel prosieguo del campionato e alla sua fine. Quindi è una bellissima sensazione vedere più di 55 mila persone che verranno allo stadio, è una partita che finalmente avrà quello che non ho vissuto nelle quattro edizioni precedenti, cioè una coreografia, un contorno di pubblico che sancisce quanto il derby di Roma sia uno dei derby più belli al mondo”.
Cosa si aspetta la società dalla prossima settimana, considerando che sarà fondamentale per lo Stadio della Roma? “Ci aspettiamo quello che ci aspettiamo da quando anni fa la società è entrata in questo percorso, ovvero quello di riuscire ad avere un’approvazione e quindi cominciare a lavorare su quello che per noi è un progetto importantissimo e che, come abbiamo detto più volte, è uno dei progetti più importanti del sud Europa, è uno dei progetti più importanti per l’Italia e per la Roma stessa. Ci auguriamo che il percorso si concluda nel migliore dei modi, con quelle autorizzazioni e quelle approvazioni che stiamo inseguendo da tempo. E’ una settimana molto importante, non soltanto dal punto di vista societario e quindi il discorso stadio, ma ovviamente ci giochiamo una buona fetta della qualificazione in Champions League con la partita a Madrid che giocheremo mercoledì. Quindi, sicuramente, stiamo affrontando un periodo molto importante dentro e fuori dal campo e giustamente siamo concentrati ma soprattutto fiduciosi che quanto di bene fatto fino ad ora e quanto di bene fatto costruendo tutto quello che è stato costruito intorno al progetto stadio possa finalmente venire approvato in maniera definitiva”.