Le parole di Eusebio Di Francesco a fine partita ai microfoni di Premium Sport.
E' tornata la Roma: "Devo dire che era da alcune partite che vedevo una squadra in crescita. C'è stato un periodo difficile, ma con il lavoro, con la pazienza, con la costanza, abbiamo ritrovato determinati meccanismi, determinate certezze e maggiore convinzione sotto porta. I cinque gol ci hanno fatto bene sotto tutti i punti di vista".
Cengiz Under: "Ci vuole sempre la giocata di un singolo per vincere le partite, ma tutto questo è avvenuto attraverso un'idea di gioco, col pensiero di lavorare tutti quanti insieme ed avere anche la pazienza, nonostante abbiamo creato tante situazioni, al di là dei tiri in porta, per fare male agli avversari. La capacità di saper aspettare il momento giusto cercando sempre tante soluzioni, sapendo che l'Udinese poteva ripartire in contropiede; il nostro atteggiamento tattico a volte può concedere qualcosa agli altri ma poi ci ridà tanto".
Questo modulo sta funzionando nella Roma? "Sta funzionando la filosofia del mister, nel senso che l'idea è sempre la stessa ma è cambiato il vertice, invece che basso è alto. E qualcosina concedi alle ripartenze, hai poca copertura davanti alla linea difensiva, è un po' un rischio, ma è per spostare la testa a questi ragazzi che in precedenza avevano fatto bene col 4-3-3. Invece ad un certo punto ci siamo un pochino appiattiti, non riuscivamo a dare quello che avrei voluto. E' stato un cambio prima di tutto mentale, ma allo stesso tempo tattico. Ci abbiamo lavorato. Non sono abituato a mettere squadre in campo senza che sappiano quello che devono fare. E' un valore aggiunto per la squadra e non un indebolimento".
Il cross deve essere allenato meglio: "Stiamo osando un po' di più nella verticalità. Non sempre voglio che la squadra vada in ampiezza, perché ci sono dei momenti della gara in cui è più giusto andare in verticale invece che sull'esterno. Non mi piacciono invece questi cross dalla trequarti messi tanto per metterli per un giocatore solo come Dzeko, che ha determinate caratteristiche ma la sua forza non è quella di ricevere queste palle. Metterla dalla trequarti facilita le difese avversarie, anche quella dell'Udinese. La scelta va migliorata".
Che idea si è fatto lei dalla dimensione di Under? Dove deve migliorare? La squadra corre molto di più rispetto a qualche settimana fa: "La scelta è stata oculata, legata alle tante partite importanti che abbiamo da qui alla fine. Il rischio di avere qualche prestazione un po' al di sotto, non con la stessa continuità, c'era, per questo ritengo che abbiamo osato qualcosina ma era giusto farlo in questo momento della stagione per ridare intensità, continuità alla squadra che ha finito sempre in crescendo. Dobbiamo migliorare nell'approccio alla gara. Oggi lo abbiamo fatto meglio ma possiamo dare qualcosa in più. Per quanto riguarda Under deve migliorare nelle scelte, perché a volte mette la testa giù e non vede. Però devo dire che da quando è arrivato gioca più di squadra che individualmente, i mezzi tecnici sono incredibili e si sa preparare il tiro con una velocità di esecuzione impressionante".
Le parole di Spalletti in conferenza: "Non devo dare le risposte in questo momento, devo pensare ad allenare. Poi c'è un'altra cosa che è più importante, abbiamo la Champions in questo momento, c'è una partita molto delicata e io devo spendere energie nervose e fisiche per la mia squadra e basta. Il resto lascia il tempo che trova".
Shakhtar-Roma. Come ci arrivate? "Noi abbiamo più partite nelle gambe, abbiamo un ritmo differente e dovremo essere bravi a sfruttare questo. Lo Shakhtar è una squadra che davanti ha qualità veramente importanti. E' una squadra molto insidiosa ma noi non dobbiamo cambiare atteggiamento e dobbiamo lavorare insieme senza allungarci".
Domanda di un tifoso: Vedendo questo Dzeko non è meglio mettere Schick? "Poi quando fa gol Dzeko tutti cambiano idea. Schcik è forte e interessante e devo dire che ha avuto poca continuità nelle partite e negli allenamenti. Edin si è messo a disposizione della squadra e a me sta piacendo la sua predisposizione".