A pochi giorni dalla sua prima partita da ct dell'Italia, Luigi Di Biagio ha parlato in conferenza stampa a Coverciano. Queste le sue prime dichiarazioni: "C'è un gap che bisogna colmare ma anche se non siamo fra le squadre più forti al mondo, non siamo nemmeno fra le peggiori. Penso che possiamo rinascere, possiamo ripartire, e se abbiamo un po' di pazienza si può ricreare una squadra importante. Magari nel corso degli anni potrò essere smentito ma io oggi penso che abbiamo giovani che stanno crescendo e che potranno formare in futuro una Nazionale molto importante".
Sul suo futuro: "Sono un tecnico federale, lavoro qui da otto anni, mi hanno dato questa opportunità, dovrò sfruttarla al massimo e dovrò fare qualcosa soprattutto per il bene della squadra. E' innegabile che io mi giochi qualcosa ma non e' la priorità, lo posso garantire. Oggi abbiamo altri tipi di problemi. In cuor mio dovrò mettere in difficolta' i vertici federali ma non e' la priorità. Dobbiamo rilanciare la squadra, dobbiamo ricreare entusiasmo e passione nei nostri tifosi".
Le partite contro Argentina e Inghilterra: "Il risultato è sì importante ma deve essere, nel mio modo di pensare, una conseguenza di quello che faremo in campo. Il primo obiettivo è quello di giocare bene, di giocare al calcio, quindi cercare di imporre il nostro modo di giocare".
Balotelli: "E' una mia scelta, giusta o sbagliata che sia, ma ho pensato che per il mio bene e per quello della nostra squadra le scelte che ho fatto siano le migliori. Non c'è una chiusura totale su Balotelli, non ci sarà mai e continuerò a seguirlo nei prossimi mesi".
Buffon: "Gigi forse è qui anche per aggregare ma soprattutto per giocare, per aiutarmi, per dare quel qualcosa in più, quel valore aggiunto dentro e fuori dal campo. E' un monumento. Non so se giocherà uno o due partite, questo lo valuterò nel corso dei giorni. Io devo fare quello che mi sento rispetto a quello che vedo, non rispetto a quello che leggo".