Queste le dichiarazioni di James Pallotta, presidente dell'AS Roma, ai microfoni di Espn.
Il momento della squadra: "Credo di non essere mai stato così calmo da cinque anni ad oggi. Ero tranquillo quando abbiamo affrontato il Barcellona, poi abbiamo vinto 3-0. Sono molto più agitato quando guardo le partite di campionato. Perché non sarò presente ad Anfield? Sono superstizioso, a Barcellona non sono andato mentre ho visto il ritorno all’Olimpico. Penso di dover fare la stessa cosa. Dove guarderò la partita? C'è un ristorante italiano a Londra dove con Franco Baldini ed altri abbiamo già visto in passato delle partite".
L'affare Salah: "Se lo guardiamo adesso è stato un affare incredibile per loro. In quel periodo il giocatore ha detto a Monchi di voler andare via, voleva andare in Premier per mettersi alla prova. Sono sorpreso dal suo rendimento, al Liverpool ha trovato il ruolo giusto. Mi sorprendono le sue doti da finalizzatore, a Roma non aveva le stesse capacità".
Il rapporto con i tifosi della Roma: "Inizialmente c'era scetticismo e abbiamo dovuto dimostrare che non eravamo venuti per fare soldi facili in un breve periodo, piuttosto che avevamo intenzione di investire nella Roma e costruire qualcosa. Siamo ancora all’inizio, nonostante le presenze costanti in Champions e le semifinali. Credo che questa sia una prova. A volte la mia frustrazione deriva da un piccolo gruppo di tifosi che non capisce che stiamo provando a fare le cose nel modo giusto. Ma credo che le cose vadano un po’ meglio ultimamente".
Le squadre europee con maggiore potenza economica: "Per essere nella top 5 servono diverse cose tra cui un flusso costante di entrate. Quando avremo il nostro stadio, e diversi sponsor come quello con Qatar Airways, credo che potremo essere sempre tra le otto finaliste. Ma comunque non è solo una questione di soldi. Ecco perché abbiamo voluto fortemente Monchi, per le sue capacità di lavorare con budget bassi e trovare giocatori giovani o sconosciuti per creare un’ottima squadra. E ha fatto un buon lavoro. Vorrei che tra cinque anni la Roma avesse uno stadio, vincesse la Champions League, uno scudetto e una coppa Italia".