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(18/08/2018) A.S. Roma

Di Francesco in conferenza stampa: Abbiamo messo nella rosa calciatori importanti. Nzonzi e Perotti non ci saranno contro il Torino

L'allenatore dell'AS Roma, Eusebio Di Francesco, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della partita contro il Torino.
 
Sta per iniziare il suo secondo campionato da allenatore della Roma. Quali sono le differenze rispetto a 12 mesi fa? "Sicuramente ci sono, sono cambiate tante cose, è cresciuta la consapevolezza, è cresciuta un'idea e sono molto contento. Vogliamo partire benissimo, in quella che sarà una trasferta insidiosa contro il Torino".
 
Tanti acquisti ma anche tante conferme. E' difficile scegliere l'undici titolare per Torino-Roma? "Menomale che sono in difficoltà nelle scelte, significa che abbiamo messo dentro calciatori dalle qualità importanti, che hanno avuto la possibilità più che altro di allenarsi con continuità in questo periodo. Sono contento e vi assicuro che ho delle difficoltà nel mettere giù la formazione, ma ben vengano queste difficoltà perché a me piace preparare le partite con qualche dubbio. Non mi piace avere troppe certezze".
 
Tra i nuovi, a centrocampo, chi è più in condizione tra Pastore e Cristante? "Sono tutti e due in ottime condizioni ma hanno caratteristiche differenti. Dipende da cosa voglio. Potrebbero essere entrambi della partita ma non vi svelerò quella che sarà la formazione. Ho sentito spesso parlare di due trequartisti ma se uno lo può fare, Javier è un rifinitore, l'altro, Bryan Cristante, è più un centrocampista".
 
Dzeko e Belotti: "Edin ha più esperienza rispetto a Belotti e le caratteristiche tecniche di entrambi sono completamente differenti. Belotti sta più nella partita a livello di determinazione, di cattiveria, nell'attacco della porta, di attacco della profondità, di continuità di corsa mentre Edin è più qualitativo dal punto di vista del gioco e di quello che esprime durante la gara. Per quello non credo che siano paragonabili, anche se a me Belotti piace tantissimo per come si muove in campo, per il lavoro che fa anche per la squadra".
 
La Roma ha 9 centrocampisti in rosa, lei ha sempre intenzione di partire con il 4-3-3 oppure ha anche qualche altra soluzione? "Non cambia il sistema di gioco, altrimenti torniamo sempre a parlare di numeri o di sistemi di gioco che diventano dinamici. Credo che ci sarà la possibilità che qualcuno possa uscire, così come ci sono altri calciatori giovani come Coric, che sto utilizzando da esterno alto. Visto che non ci sarà Perotti contro il Torino, perché ha avuto un problema alla caviglia nell'allenamento di ieri, e non sarà convocato, sarà un'alternativa in più come attaccante esterno alto, perché ha le caratteristiche per poterlo fare. Per quanto riguarda Zaniolo, il giovane arrivato da poco, penso che abbia davvero delle grandissime potenzialità ma dietro c'è anche un percorso di crescita considerando che è un giocatore che non ha mai fatto una presenza in Serie A. Nell'insieme generale abbiamo cercato di mettere dentro calciatori con delle caratteristiche importanti e io voglio mettere dentro tanti calciatori importanti, così quando li cambierò non vi lamenterete del fatto che non sono all'altezza degli altri. Per poter essere competitivi serve avere calciatori pronti, in grado di poter giocare come titolari".
 
Un giudizio su Nzonzi. Può giocare con De Rossi? "Andate sempre molto avanti. E' un giocatore arrivato da poco, si è allenato una volta con la squadra e non sarà convocato per la partita contro il Torino, ha bisogno di rimettersi in condizione perché ha fatto pochissimi allenamenti a Siviglia. E' un campione del mondo e avrà festeggiato giustamente quella che è stata una grande vittoria per la Francia. Può giocare con De Rossi, vi ho dimostrato di non essere più integralista e possiamo pensare ad altre soluzioni. Detto questo non significa che mai lo farò. Sono due calciatori che hanno le caratteristiche per poter coesistere".
 
Se avesse potuto decidere lei, domani avrebbe fatto giocare il campionato dopo quello che è successo a Genova? "Colgo l'occasione per essere vicino ai familiari dopo quello che è accaduto alla città di Genova. Ritengo giusta la richiesta di Sampdoria e Genoa di rinviare le loro partite, così come ritengo giusto il fatto che noi dobbiamo giocare anche per onorare e per cercare di dare un segnale di continuità, di sport, di serietà, di modi di fare. Per questo credo che siano importanti gli atteggiamenti, perché se uno non avesse giocato sarebbe andato ugualmente al mare, a teatro, a farsi un giro o a fare shopping. Se tutti quanti fossimo rimasti a pregare per due-tre ore in casa avrei potuto anche accettare un discorso del genere, però credo che sia giusto continuare a giocare con grande rispetto per quello che è accaduto a Genova".

Il giudizio sul mercato della Roma: "Sono state fatte tante scelte, legate a tante altre situazioni come le cessioni. Abbiamo messo dentro tanti calciatori, ma non parlerei di quantità ma della qualità che abbiamo messo dentro. Ci sono calciatori di prospettiva e calciatori pronti. Non è facile sostituire Alisson, che è ritenuto uno dei migliori se non il migliore partire al mondo, è arrivato Robin, un portiere che si è messo subito a disposizione e ha dimostrato di avere qualità importanti al Mondiale e mi auguro che le possa riportare con la Roma, a partire da domani perché giocherà titolare".
 
Che effetto le ha fatto leggere che squadre che sono arrivate dietro alla Roma, con bilanci monitorati dalla UEFA, cercassero giocatori come Modric, Vidal, Milinkovic che alla Roma non sono mai stati accostati. "Anche noi abbiamo parlato di Messi qualche volta (ride ndr), ma tra il dire e fare spesso c'è di mezzo il mare. Si è parlato tanto ma concretamente dico che tante squadre che sono arrivate sotto di noi si sono rinforzate. Anche la stessa Lazio ha mantenuto giocatori importanti e ha messo dentro giocatori interessanti. La Fiorentina stessa... il Torino che affrontiamo domani. Guardiamo anche quelle squadre che sono arrivate sotto di noi e che non sono tra le grandi, hanno messo dentro giocatori di qualità. Ma un po' tutta la Serie A è migliorata. Il calcio italiano ha aumentato la sua qualità in campo e sarà ancora un campionato più difficile e anche la partita di domani sarà molto difficile, sia per la storia, per la qualità dei giocatori del Toro e per il suo allenatore che prepara le partite con una meticolosità importante".
 
Florenzi può giocare esterno alto a destra? "Ripeto il concetto di prima, tutto avverrà in base alle partite che andremo a fare. Contro il Barcellona, ad esempio, mi sono messo 3-4-3, dipende sempre da come ti muovi e da quello che vuoi fare. Rick è rientrato bene, ha avuto un piccolo infortunio durante il suo percorso di rientro, non è ancora al top della condizione ma è in grande crescita. Florenzi ad oggi è un terzino, sapendo che può ricoprire anche il ruolo di esterno alto con caratteristiche differenti da quelle che io solitamente ricerco".
 
E' un organico migliore rispetto a quello dello scorso anno? "Lo vedremo col tempo, con i risultati, con il campo e la crescita di questi ragazzi. Dirlo adesso sarebbe inopportuno. Sono andati via giocatori importanti, è saltato qualche calciatore che avremmo voluto, però nell'insieme generale sono soddisfatto dei calciatori ma anche degli uomini. Poi, visto che il mercato è aperto, potrebbe ancora uscire qualcuno".

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