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(30/08/2018) Altre News

Gattuso in conferenza stampa: Non voglio vedere gli errori di Napoli. Dobbiamo stare sul pezzo fino alla fine

La conferenza stampa di Gennaro Gattuso, allenatore del Milan, alla vigilia della partita contro la Roma.
 
A Roma c'è stato uno dei momenti più belli della tua prima stagione con le vittorie contro Roma e Lazio. Cosa vuoi rivedere di quelle partite? "E' un'altra storia, anche se è passato pochissimo tempo diversi loro giocatori non ci sono più e anche noi abbiamo cambiato qualcosa. Voglio vedere i 55 minuti col Napoli, ripartire da lì. Non è stato tutto da buttare via, ci sono state buone cose. Dobbiamo migliorare sul fatto di rimanere in partita perché a Napoli abbiamo giocato due partite e non possiamo permetterci di uscire dal campo. Dobbiamo stare sul pezzo fino alla fine senza sparire dal campo".
 
La costruzione dal basso: "Bisogna capire come dare la palla, difficilmente giochiamo palle dritto per dritto, spesso giochiamo sul giocatore opposto. Non è vero che giochiamo solo sul vertice basso, spesso anche le mezzali vanno a ricevere. Dobbiamo guardare in avanti quando usciamo, tante volte si torna indietro ed è una problematica sulla quale lavoriamo. Il problema di questa squadra non è il palleggio, il problema è quando giochiamo a campo aperto, lasciando i terzini senza i raddoppi delle mezzali. Voi massacrate Biglia ma è fondamentale per noi, però voi non ascoltate. Poi è vero anche che quando prende palla può posizionarsi meglio, ma sa di dover migliorare in tal senso".
 
Un titolo per questa sfida con la Roma: "Nessun titolo, è una sfida importante. Veniamo da una sconfitta che brucia e mi ha fatto piacere vedere i ragazzi lavorare con grande intensità e voglia. Giochiamo in casa, ci saranno 60.000 persone e dobbiamo far di tutto per non commettere gli errori di Napoli".
 
Higuain giocherà più vicino alla porta? "Bisogna parlare di cose vere e corrette, andatevi a vedere i dati. Qui parliamo solo perché Higuain non ha fatto gol ma se avesse segnato ne avremmo parlato... Lui è importante, ci fa giocare meglio, ci fa salire, poi è vero che dobbiamo sfruttarlo negli ultimi 15-20 metri ma la prestazione di Napoli mi ha soddisfatto. Poi non so cosa intendi quando dici di farlo giocare vicino alla porta".
 
Caldara in campo? "Vediamo domani. Ne approfitto per parlare delle mie dichiarazioni su Bakayoko, che sono state anche riportate male. Il giorno dopo ho visto il ragazzo deluso ma io ho detto solo che ci vuole del tempo per metabolizzare i meccanismi di una nuova squadra. Invece qualcuno ha scritto che ho dato la colpa a Bakayoko ma non è stato così. I nuovi si stanno impegnando molto ma ci vuole tempo, io sono contento di chi è arrivato, anche perché siamo migliorati tantissimo".
 
La fase tattica contro il Napoli: "I lanci lunghi non si possono fare. Noi abbiamo pasticciato e si può pasticciare perché si può commettere un errore. Sul 2-1, quando abbiamo provato a far ripartire il gioco, eravamo fermi ancora con la mente a quello che avevamo combinato. Vi ricordate Bologna e Udine lo scorso anno? Col Bologna dovevamo vincere 5-0, abbiamo preso il 2-1 e abbiamo rischiato di pareggiare. Ad Udine anche, dove abbiamo rischiato di perdere. Dobbiamo lavorare tanto per poter far partire l'azione dal basso. Poi non è vero che non tiriamo mai la palla lunga però c'è modo di sviluppare. Dobbiamo sempre restare in partita, questa è la cosa importante. Dopo il 2-1 non eravamo più in campo".
 
Ti sei preso le colpe dopo Napoli: "Il vertice basso nella mia idea di calcio deve dare equilibrio e l'errore che ho commesso è stato quello di avere avuto fretta di cambiare Biglia. Altro errore grande da parte mia è stato quello di provare Bakayoko mezzala e una volta sola vertice basso. Sul quel cambio ho sbagliato e ne abbiamo pagato le conseguenze".
 
Quando vedremo il vero Milan? "Il vero Milan l'ho visto per 60 minuti, dobbiamo ripartire da lì. Siamo una squadra che dà pensiero agli avversari quando tiene bene il campo e non è facile giocare contro di noi. Poi c'è un altro dato importante: abbiamo corso più del Napoli. Il problema però è come si corre".
 
Il ritorno di Kakà: "Sono uomini importanti che hanno scritto pagine importanti di questo club. Noi però per andare alla ricerca della carica non abbiamo bisogno delle bandiere, abbiamo i nostri obiettivi da raggiungere, una squadra che sa quello che deve fare. E tra di noi dobbiamo trovare la carica".
 
Come si combattono i difetti del Milan? "Ci vuole del tempo. Non so se la ricetta è quella di mettere qualche giocatore di esperienza in più, non ne sono certo di questo. Chi non ha giocato a calcio a volte non può capire che succede. C'è una soluzione sola per sistemare questo aspetto qui. Quando si va in difficoltà, e lo abbiamo fatto tantissime volte quando c'era Ancelotti, si deve cambiare metodologia per 4-5 minuti, con 10 giocatori che non superano la metà campo per far passare la buriana prima di ricominciare. Questa può essere una soluzione, però serve tempo. E' un problema che si può risolvere".
 
Quali potrebbero essere i cambiamenti tecnico tattici rispetto alla partita precedente? "Andiamo a preparare la partita su un avversario con qualche caratteristica diversa dal Napoli, gente veloce. Sicuramente bisogna fare attenzione a Dzeko che nelle ultime due partite ha fatto 3 gol e un assist. Hanno giocatori veloci che ribaltano l'azione, hanno grandi centimetri e bisogna stare attenti anche alle palle inattive. A livello mentale da parte nostra cambierà ben poco, servirà equilibrio senza andare allo sbaraglio".
 
I 55 minuti di Napoli dicono che il Milan può stare tra le prime 4? "A livello tecnico si, anche se poi la componente tecnica non è tutto nel calcio. L'aspetto caratteriale ancora manca".
 
Di Francesco ha provato 3 moduli in questi giorni, il 4-2-3-1 può essere l'alternativa al tuo 4-3-3? "Si, però in questo momento credo non sia questo il problema. Il problema va oltre. Siamo una squadra che può giocare col 4-2-3-1, col 4-4-2, col 4-3-2-1. Poi il tempo dirà se avverranno cambiamenti o no, al momento si va avanti così".
 
Abate titolare? Come procede l'ambientamento di Laxalt? "Laxalt può fare tutti i ruoli, ha dinamismo. Calabria non ha fatto una grandissima prestazione, ha sbagliato tanto a livello tecnico ma ci da sicurezza. Domani vedremo il dà farsi anche se sono contento di Davide".
 
C'è un caso Donnarumma? "Perché ci deve essere un caso? Sul gol di Zielinski se il pallone non lo devia Bonaventura Donnarumma lo para. Le colpe dei tre gol non sono solo le sue, sul terzo ad esempio ci siamo addormentati. Io sono contento di Donnarumma. Forse poteva fare qualcosa sul secondo gol ma c'è stata una deviazione".
 
Ha visto Roma-Atalanta? Una sua opinione: "L'Atalanta è solo piccola per il nome ma in questo momento va tre volte più veloce degli altri, è una squadra che gioca a uomo a tutto campo, non ti fa respirare, abbina la parte atletica alla qualità e non è facile perché te li ritrovi dappertutto. E se non hai gamba, se non riesci a stargli dietro ti possono far male. Aver fatto 7 partite di Europa League gli ha dato qualcosa in più. Nel secondo tempo è venuta fuori la qualità del singolo, anche se in alcuni tratti tatticamente la Roma era difficilmente decifrabile. Domani affronteremo una squadra con grandissime qualità, qualità balistiche e fisiche".

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