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(18/09/2018) A.S. Roma

De Rossi in conferenza stampa: Un risultato positivo ci può dare il giusto slancio

Le parole di Daniele De Rossi in conferenza stampa alla vigilia di Real Madrid-Roma.
 
Bisogna chiedervi di più o accettarvi così, con questi alti e bassi clamorosi? "Noi siamo i primi a chiedere di più a noi stessi. Non è facilissimo paragonare le due squadre: una è arrivata alla notte del Barcellona, ad aprile se non sbaglio, dopo 7-8-9 mesi di percorso lavorativo col mister e di conoscenza dei giocatori; questa, anche se non ha iniziato bene, è all'inizio di una stagione nuova. Dobbiamo chiedere di più a noi stessi, vogliamo fare di più però penso alla Roma che ha vinto contro il Barcellona, la stessa Roma che veniva criticata pochi mesi prima per partite analoghe, simili, non uguali a quelle di domenica e di Milano ma c'erano state delle battute d'arresto che ci erano costate qualche critica. Se la stagione poi si è risolta nella maniera in cui si è risolta, finendo in maniera soddisfacente, anche se senza titoli, posso essere solo fiducioso".
 
La cessione di calciatori importanti. Siete fragili anche a causa della loro partenza? "Le stagioni sono sempre figlie del mercato ed è così che funziona il calcio, così come gli altri sport. Il discorso della Roma, da quando ci sono io, è sempre stato così, a prescindere dalla proprietà. Anche quando ho iniziato si vendevano i giocatori migliori e se ne ricompravano altri che poi dopo qualche mese, qualche anno, dopo un po' di adattamento diventano forti come quelli che c'erano prima. E' stato sempre così, si è sempre rigenerata la Roma nonostante le cessioni che penso siano sempre state fisiologiche. E' un po' il destino di questa società, inutile rivangare sempre. Anche l'anno scorso avevamo ceduto giocatori importanti, alcuni dei quali ci facevano pensare che non potevamo risollevarci o fare una stagione migliore della precedente, invece abbiamo raggiunto gli obiettivi che non erano mai stati raggiunti precedentemente".
 
Cosa può scattare in un gruppo quando si perde un calciatore come Cristiano Ronaldo? "Il mercato lo fanno tutti quanti che comprano e cedono. Non so cosa si può provare a vendere un giocatore che ha vinto 5 palloni d'Oro, a volte un ciclo così vincente necessità di uno scossone, forse quello è stato lo scossone di cui il Real Madrid aveva bisogno ma non posso commentare quello che non conosco, che non mi riguarda e che mi interessa il giusto. Da capitano bisogna fare questo, guardare la lista dei calciatori che ci sono, io per la Roma, Sergio Ramos per il Real Madrid, e sostenerli fino alla fine, dal primo giorno, quando le cose vanno bene e quando non vanno bene come in questo momento, e lavorare come abbiamo fatto sempre".
 
Mille euro di multa per la fascia di capitano. Continuerai a giocare così? In questo calcio italiano il discorso delle fasce è un problema? "Io ho parlato col mister e con Florenzi, visto che Alessandro mi era venuto a parlare perché non sapeva come comportarsi. La cosa che veramente mi sta dando fastidio personalmente è che sono rimasto solo io insieme a quelli della Fiorentina. E secondo me devo rispettare delle motivazioni diverse, delle motivazioni più importanti per tenere il pugno, per tenere il punto su una questione che importante non è. Secondo me si è perso tanto tempo a parlare di questa cosa. Non c'era bisogno di prendere questo provvedimento, non c'era bisogno di uniformare tutti quanti con questa fascia. Il calcio ha dei problemi importanti, non facilissimi da risolvere come quelli di segnare una fascia, ma ci sono problemi più importanti. Ho sentito dire da tanta gente che questa regola è sbagliata, e non parlo della gente del bar ma ho sentito Costacurta, Tommasi, ho sentito persone per le quali ho tanta stima e che tenteranno di cambiare questa regola. Non mi leva il sonno mettere la fascia mia o della Lega ma devo anche rispettare i miei colleghi della Fiorentina che hanno una motivazione diversa dalla mia. Già l'altro giorno ho detto che dalla prossima partita metterò quella della Serie A, sperando che verrà cambiata al più presto questa legge. Lo faccio solo per rispetto di una società come la Fiorentina che ha subìto qualcosa di tremendo pochi mesi fa e che ricorda chi non c'è più in questa maniera. E non mi sembra giusto mettermi sullo stesso livello".
 
E' la partita migliore o peggiore che poteva capitare? "Non mi sembra la miglior partita se avessi potuto scegliere, ma visto che partite che sulla carta sembravano molto più semplici, sembravano quasi già vinte, ci hanno portato poi grandi delusioni come quella di tre giorni fa, perché no, magari portare via dei punti qui potrebbe darci quello slancio, farci ritrovare quella fiducia e farci ricordare di quanto siamo stati forti pochi mesi fa e che possiamo tornare ad esserlo".
 
Tutti sono convinti che siete abbattuti dalle cessioni. Qualcuno dice che i calciatori nella Roma si sentano di passaggio: "Chiedi alla persona sbagliata se ci si sente di passaggio a Roma. Io ci ho messo le radici. I calciatori sono lavoratori di passaggio dappertutto, sono pochi quelli che si stabiliscono in una squadra e ci restano per tantissimo tempo. La Roma è una di quegli esempi che può vantare tanti giocatori che rimangono tanti anni a giocare nella stessa squadra. E' vero che sono calciatori nati e cresciuti qui e quindi c'è qualcosa di diverso che li spinge ma è possibile farlo, è possibile farlo al Real Madrid come ha fatto Ramos, è possibile andare via dopo tot anni come ha fatto Ronaldo. Il calcio è fatto di questo, il mercato offre sempre soluzioni ma, a prescindere da questo, l'abbattimento o il dispiacere nel non vedere più alcuni compagni di squadra molto forti deve durare due-tre giorni, poi dopo si deve lavorare per portare a casa i risultati. C'è tempo per telefonarci e vederci, il calcio va avanti". 
 
Il pensiero su Di Francesco: "Non cambio quello che ho sempre detto. Non è il primo allenatore che viene toccato dalle critiche, da una parte è anche normale quando non si vince, siamo toccati dalle critiche noi e la società. Da una parte a Roma è normale perché vogliamo tutto subito, anche se vedo che pure qui è la stessa cosa, vogliono subito i risultati del Real Madrid 2019. Il giudizio non cambia. Al primo anno di calcio importante ha portato la squadra in un punto dove non c'era mai stata, ha una filosofia di gioco ben precisa che ci ha portato a questi risultati. Non penso che sia felice dei risultati ma mettere in discussione va al di là delle qualità dello stesso allenatore. Non penso sia una cosa solo romana, è in discussione Spalletti all'Inter perché non fa risultati, tutti quelli che non fanno risultati lo sono. E' stato messo in dubbio anche l'anno scorso ma siamo arrivati terzi e in semifinale di Champions League".
 
Il Bernabeu: "E' diverso giocare qui rispetto ad altri stadi. Sono pochi quegli stadi nel mondo nei quali ho giocato che mi hanno dato le stesse emozioni che si vivono giocando qui. Potrebbe essere l'ultima Champions e l'ultima volta che ci gioco quindi si l'emozione ma c'è da giocare una partita importante. Giocare in questo tempio portando a casa il risultato sarebbe importante ed emozionante".
 
Spagna-Italia, ti porti dietro la rabbia per quella partita? "Sono entrato nello spogliatoio, sono andato in bagno e ho preso una ventata di negatività che voglio subito cancellare. Non voglio pensare a quella partita perché un pizzico della nostra eliminazione sia nata quella sera e abbia un po' rovinato quella nazionale che aveva fatto grandi cose. Non me la porto in campo, pensiamo al passaggio del turno qui agli ottavi da finale o quando segnò Francesco".
 
Sollevato dall'assenza di Cristiano Ronaldo? "Ce ne sono tanti di giocatori forti che non avrò la sensazione di sollievo. Se ne avessero venduti 8-9 magari si... Il Real ha tanti giocatori forti in ogni reparto. E' una squadra spaventosa, la guardo con rispetto e ammirazione".
 
La Roma può ripetere il cammino dello scorso anno? "Lo scorso anno c'era il dubbio anche sul passaggio del turno. Serviranno impegno, qualità, costanza ed entusiasmo per raggiungere un'altra semifinale".

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