Nella puntata di giovedì 20 settembre, questa l’apertura di Mario Corsi a Te la do io Tokyo. Tra gli argomenti principali, la partita di ieri sera tra Real Madrid e Roma, delle prestazioni individuali, delle responsabilità della società, della benevolenza di una comunicazione che non ti vede come un pericolo...
"Ieri la Roma ha giocato una partita ridicola. Quella di ieri mi è sembrata un’esibizione delle All-Star. Tutti quanti dicono ‘un favoloso Real Madrid’. Ma favoloso di cosa? Ieri il Real ha giocato al piccolo trotto. I migliori in campo sono stati Olsen e De Rossi, e questo è tutto dire. Non ho mai visto la Roma perdere così, le varie ‘imbarcate’ subite sono state meno umilianti: il Madrid ha fatto una vera e propria esibizione. Se fossi stato in campo ieri avrei preso un cartellino rosso dopo 30 minuti, non mi sarei fatto prendere in giro dai giocatori blancos: facevano le foche in campo. Lasciavano delle praterie che la Roma non solo non sfruttava, ma non ci pensava proprio, non le vedeva. Vogliamo parlare di come sono entrati i giocatori dalla panchina? Prendiamo Mariano e Schick: il primo è entrato in campo e ha tirato un bomba sotto il sette, il secondo, invece, ha sparato un pallone in curva ed è entrato più svogliato che mai. Questa è una piccola squadra senza gioco e anima, l’anima è quella che Pallotta ha venduto. Gli americani hanno cominciato a depauperare la Roma già 10 anni fa, appena arrivati…è una cosa ridicola; la loro fortuna è che Milan e Inter non esistono. Una cosa va detta, siamo finiti nelle mani di maghi, maghi della comunicazione: tutti fanno i complimenti alla Roma, tutti incensano la politica dei giovani. Come diceva Dino Viola: tutti sono amici quando non ti vedono come un pericolo.”
Potete riascoltare tutta l’apertura di Mario Corsi nel podcast completo della trasmissione disponibile online da dopo le 16.