Le parole di Eusebio Di Francesco a fine partita ai microfoni di Sky Sport.
Roma intimidita dall'ambiente? "Per 70 minuti la squadra ha provato a chiudere la partita e mi arrabbio nel vedere degli errori da parte di alcuni ragazzi che hanno il desiderio di far gol e che fanno delle scelte sbagliate. Questo poi porta a queste situazioni di partita, veramente assurde. Non voglio parlare neanche di tattica, perché la gente vuole parlare di 4, 5, 6, 7, 8 e 9 oggi ci sono in campo giocatori di esperienza e non si può prendere un gol del genere. La partita va chiusa in un certo modo, mettendo la palla dove la devi mettere. Queste cose minano le certezze e vanno al di là di un discorso tattico. Questa è una palla dove non puoi prendere gol (si parla del gol di Sau ndr) o almeno bisogna avere la capacità di leggere la situazione o tenere la palla lontana per poter difendere il risultato".
La squadra era sparita dal campo: "Nelle partite ci sono anche gli avversari, si può soffrire. E' stata una partita in cui hai concesso poco e niente a loro, anzi hai rischiato di fare il terzo gol, cosa che non hai fatto e questo è un difetto. Potevamo essere più bravi anche nelle scelte. Non siamo riusciti a tener palla, non siamo stati lucidi e ho provato anche a cambiare qualcosa. Abbiamo preso gol all'85°, abbiamo provato a marcare a uomo sui calci piazzati ma non c'è l'attenzione giusta".
Da che parte si ricomincia? "Quest'anno abbiamo fatto carota e bastone, un po' di tutto. Il pensiero è che quando vuoi modificare una partita e non hai la possibilità di modificare tanto... Avevo quattro difensori in panchina e poche scelte offensive, al di là di Pastore e Perotti che vengono tra l'altro da un lungo periodo di stop e non possono sostenere una partita di 90 minuti, specialmente a questi livelli contro squadre che hanno gamba. Ad un certo punto però in difesa erano in cinque, tutti di esperienza, con la capacità di leggere determinate partite, per cui credo che un allenatore risulti relativo durante la gara nello spiegare determinate cose. Questo è accaduto, purtroppo io sono l'allenatore e mi devo prendere le mie responsabilità. Sono amareggiato e arrabbiato, è una partita assurda. Non si può prendere il gol 11 contro 9".
"Le cose vanno analizzate a 360°. La squadra ha sempre mostrato problemi caratteriali nelle partite. Dopo il gol oggi la squadra ha avuto timore. Noi facciamo fatica a trovare alcune cose, abbiamo questi e questa è la situazione. Ci sono tanti giocatori fuori, De Rossi sono 40 giorni che è fuori. Spesso in queste gare il poter comunicare con certi giocatori su determinate situazioni per un allenatore è un vantaggio. Ci dovrebbe essere un timeout per far capire tante altre cose. Dal 70° in poi siamo stati troppo fragili dal punto di vista mentale".
I giocatori entrati dalla panchina hanno abbassato la squadra: "L'identità della squadra è rimasta, al di là delle caratteristiche dei giocatori. Ho fatto la scelta di Pellegrini perché non avevo altri giocatori, anche Santon non si era allenato per tutta la settimana, ma ci sono tante problematiche nella squadra nello scegliere le soluzioni giuste. Ho provato a dare protezione al risultato di 2-0 che era sufficiente da portare a casa per una squadra che ha determinate caratteristiche, noi abbiamo dimostrato invece di avere deficit mentali importanti".