Le parole di Mauro Baldissoni, dg dell'AS Roma, al termine del sorteggio degli ottavi di finale della Champions League.
Sorteggio: "La Roma deve essere la Roma e affrontare qualsiasi avversario. Tutti avremmo scelto il Porto ma questo vale solo sulla carta perché dobbiamo pensare a noi. Ad oggi siamo preoccupati di sfidare l'Entella in Coppa Italia quindi figuratevi se non siamo preoccupati di sfidare il Porto che detiene il record di punti tra le squadre che hanno terminato il girone ed è una squadra che ci ha anche eliminato due anni fa. Poteva andare peggio ma noi dobbiamo tornare ad essere la Roma per affrontare con serenità questa sfida".
Cosa vi ha portato in questa situazione? "La squadra ha delle potenzialità che non sono espresse con continuità, cosa accaduta anche negli anni passati. Anche lo scorso anno abbiamo avuto momenti di buio ed è una caratteristica che non riusciamo a correggere. Quest'anno abbiamo commesso qualche errore in più e abbiamo avuto anche tanti infortuni".
Chi ha sbagliato? Di Francesco cosa deve fare per allontanare Paulo Sousa? "Non dobbiamo puntare il dito sulle singole persone, non è giusto. Questo è un lavoro che si fa in tanti. L'importante è lavorare per trovare le soluzioni, cosa che stiamo cercando di fare. Le valutazioni si fanno quotidianamente ma l'allenatore che abbiamo in questo momento lo scorso anno ha disputato la semifinale di Champions e ha dimostrato di poter allenare la Roma. Non dimentichiamoci che nelle ultime cinque partite hanno giocato sempre gli stessi e gran parte di questi aveva un'età media sotto i 21 anni. Vediamo prima di risolvere i problemi di contorno e di ricompattarci".
Stanno emergendo giovani che hanno carattere. Herrera a gennaio? "La scelta dei giocatori dipende dalla direzione sportiva e non so se sta pensando di prendere Herrera. Dobbiamo sfruttare al meglio le potenzialità della squadra e poi valutare se acquistare qualcuno. Ci sono calciatori che per vari motivi non sono stati in grado di dare un apporto alla squadra. I giovani sono da definire come validi e questo dipende anche dalle qualità morali e dalla personalità che stanno dimostrando. Nei momenti di difficoltà è difficile far crescere i ragazzi, invece hanno dimostrato di aver sfrontatezza e questo li rende ancora più validi".