Questa mattina il vice presidente dell'AS Roma Mauro Baldissoni ha presenziato all'evento dedicato a Donne di Calcio, l'ebook de Il Sole 24 Ore interamente dedicato al calcio femminile.
All'interno della sede dell’Istituto per il Credito Sportivo, Baldissoni ha dichiarato: "Abbiamo iniziato ad occuparci del calcio femminile con l'Under 12 su spinta della UEFA e della FIFA. Le cose o si fanno o non si fanno: noi abbiamo scelto di farlo seguendo l’eccellenza. Volevamo arrivare alla creazione della prima squadra in maniera organica. Volevamo raccogliere il frutto del lavoro e delle nostre esperienze. Michele Uva ci ha chiamato dicendo che voleva accelerare lo sviluppo del calcio femminile e aveva bisogno dello sviluppo di squadre professionistiche. Quindi abbiamo preso in considerazione l’idea di creare la prima squadra in poco tempo, ma in cambio abbiamo chiesto un sostegno il sostegno della Federazione. Abbiamo affrontato questo sforzo economico e amministrativo, associandoci a squadre come Fiorentina, Juventus e Sassuolo, facendolo in maniera netta e chiara. Abbiamo fatto una presentazione simbolica e mediatica molto scenografica. In quell’occasione abbiamo dichiarato che avremmo garantito la stessa copertura che diamo alla Primavera, in cui tutti i ragazzi prendono un rimborso spese ma non hanno contratti professionistici. Il primo dubbio è stato il nome: alcuni hanno scelto “women” o “ladies”. Noi abbiamo preferito di chiamarci “femminile” e di indicare la categoria di età".
Baldissoni ha proseguito: "Abbiamo detto che c’è bisogno di crescita e infrastrutture e abbiamo recuperato il Tre Fontane. Sentiamo però incertezza per il futuro, non abbiamo capito in Federazione dove andrà ad atterrare il calcio femminile, bisogna mettere le ragazze in condizione di lavorare come atlete di eccellenza. Noi dobbiamo chiedere alle ragazze uno sforzo di alto livello, ma dobbiamo avere gli strumenti per poterglielo chiedere".