Enrico Stefàno (M5S), Presidente della III Commissione mobilità, è intervenuto in diretta a Te la do io Tokyo, la trasmissione ideata e condotta da Mario Corsi in onda tutti i giorni dalle 10 alle 14 sui 101.500 di Roma.
Il famoso PUMS con il tema stadio che tempi avrà?
Abbiamo previsto una serie di investimenti che vanno in un orizzonte temporale breve, dai 3 ai 5 anni. Anche perché i finanziamenti che il Ministero dei trasporti garantisce ai Comuni sono per progetti brevi, entro i 4 anni.
Ci sono i finanziamenti?
Assolutamente sì. I primi progetti che abbiamo consegnato al Ministero ammontano a circa oltre 500 milioni di euro e sono fondi che contiamo di ottenere per dei cantieri che partiranno entro l’anno. Il tema dello stadio ha accentuato questo dibattito ma la nostra città ha un bisogno tremendo di infrastrutture di trasporto pubblico.
Ad oggi la situazione del Ponte dei Congressi a che punto è?
Parliamo di un cantiere che può partire nell’ordine dei 2-3 anni, perché i fondi del Ministero già ci sono. Sono dei tempi relativamente brevi considerando i tempi che ci sono di solito.
Quello è un ponte strategico.
Assolutamente sì, soprattutto considerando che tutto quel quadrante passa sul solo viadotto della Magliana.
Come risponde a il professor Dalla Chiara quando dice “L’offerta dei mezzi pubblici è da potenziare perché altrimenti i benefici andranno solo ai privati”?
Siamo d’accordo ed è su questo punto che abbiamo lavorato molto. La risposta che vogliamo dare a quest’esigenze è assolutamente concreta. Il parere ricordo che lo abbiamo voluto noi per avere maggiore chiarezza. Il discorso sulla mobilità che facciamo per il nuovo stadio vale per qualsiasi luogo, anche per lo stadio Olimpico. Se si pensa che gli spostamenti debbano avvenire solo ed esclusivamente attraverso l’automobile la situazione non potrà che essere catastrofica
Dal progetto della cura del ferro viene esclusa la metro B. È un progetto definitivamente abbandonato quello del ‘tronchetto’ della linea B perché si risolve tutto con i lavori sulla Roma-Lido?
Il nostro obiettivo è quello di trasformare la Roma-Lido in una metropolitana vera e propria. Abbiamo fatto questa valutazione e abbiamo preferito questa soluzione a creare un altro ‘tronchino’ sulla metro B. L’ipotesa della diramazione era anche poco fattibile perché andava ad incidere sul deposito della Magliana, gli spazi erano piuttosto ristretti
La Roma-Lido è considerata la peggior linea europea. Quando ci fu il progetto dei francesi, loro offrirono per l’ammodernamento della linea oltre 400 milioni, perché adesso ne bastano 220?
Una parte di quei fondi erano comunque sempre i 200 milioni già previsti. La Regione però fece quella scelta, probabilmente non l’hanno ritenuta conveniente. La Roma-Lido messa a regime può portare grandi ricavi ed è sempre meglio che i ricavi vadano al pubblico che al privato. Non vorrei che il privato si arricchisse lì dove il pubblico non ha avuto il coraggio di investire. Oggi ammetto che questi grandi ricavi non ci sono, ma le potenzialità sì e basterebbe veramente poco per trasformarla in una metropolitana vera.
Quindi per il ponte dei Congressi i tempi sono 3-4 anni dalla cantierizzazione?
Non è il mio campo, però sì, i tempi dovrebbero quelli, forse qualcosa in meno. La cantierizzazione però non credo possa avvenire prima dei due anni.
Lei faceva parte della pattuglia dei quattro che fece l’esposto in procura quando eravate all’opposizione. Le chiedo, cosa è cambiato nell’area in questi anni?
I dubbi che avevamo sono stati fugati. C’è stato detto che con gli adeguati investimenti, che in questo progetto sono previsti, i problemi si risolveranno. Poi sono sempre molto onesto e dico con tutta sincerità che quado si passa da opposizione a maggioranza l’approccio ai temi cambia. Però, ripeto: se siamo andati avanti con questo progetto è perché siamo stati rassicurati sui pericoli che avevamo evidenziato quando eravamo all'opposizione