Julio Sergio, ex calciatore dell'AS Roma, è intervenuto a Te la do io Tokyo, la trasmissione ideata e condotta da Mario Corsi, in onda tutti i giorni sui 101.500 di Centro Suono Sport dalle 10 alle 14.
“Roma Sampdoria? È vero che ci fu una discussione fra Perrotta e Vucinic che proseguì anche dopo la partita, ma non perdemmo per quello. E comunque non arrivarono alle mani, fu una cosa verbale. Ranieri è un grande allenatore, dopo Genoa-Roma si è accorto che la squadra non metteva la stessa cattiveria dell’anno prima e prese quella decisione. Forse quell’anno ragionavamo più individualmente che come gruppo. C’è una cosa che non ho mai detto a nessuno, forse è la prima volta: io ho un’asimmetria nel bacino di 5 mm, e io dovevo fare tanta fisioterapia per essere in grado di giocare al massimo livello. Dovevo fare tanta forza per giocare al livello degli altri e questo mi portava ad infortunarmi spesso. Se non avessi avuto questo problema fisico forse oggi potevo essere, a 40 anni, il terzo portiere della Roma (ride, ndr). Brescia? Quell’infortunio al piede mi ha precluso la possibilità di continuare a giocare titolare quella stagione. Il cambio di portiere? Montella mi chiamò, mi prese da parte e mi disse che era ancora indeciso sui portieri, in quel momento ho capito che non ero più il titolare. Sabato vedrò sicuramente il derby, la vittoria sarebbe importantissima per aumentare il morale della squadra".