Cesare Prandelli, allenatore del Genoa, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di Genoa-Roma.
Quanto possono influire le motivazioni di Roma e Genoa nella partita di domani? Che Roma si aspetta? "In questo momento del campionato le motivazioni sono straordinarie. La Roma ha una motivazione forte per arrivare in Champions, noi abbiamo una motivazione forte per rimanere in Serie A quindi sarà una partita molto "gajarda", molto intensa e speriamo che non vinca il migliore nel senso che loro sono molto più forti di noi. Se noi saremo squadra, se saremo compatti, se saremo dentro la partita cercando di fare la prestazione potremo anche metterli in difficoltà".
Quali sono le differenze tra la prima Roma di stagione e quella di Ranieri: "In queste ultime partite abbiamo notato che c'è molta compattezza tra i reparti, è una squadra molto quadrata da un punto di vista del sistema di gioco nella fase difensiva e nella fase offensiva mi sembra che abbia dato maggiore responsabilità a Dzeko, un terminale non solo sulle chiusure ma anche sulle uscite ed è un riferimento importante".
Il punto di Ferrara ha dato più fiducia alla squadra? Come ci arriva il Genoa a questa partita? "Noi nelle ultime 3 partite, anche contro il Torino, abbiamo fatto grandi prestazioni e creato tante opportunità. Noi non dobbiamo perdere la fiducia e il nostro più grande problema è quello. Spesso ci è capitato che durante la gara un episodio abbia condizionato a livello psicologico questo aspetto. Non dobbiamo assolutamente perdere la fiducia, non dobbiamo demordere, dobbiamo stare in gara e dobbiamo avere sempre la consapevolezza che possiamo fare cose importanti e le possiamo fare da squadra. A Ferrara siamo partiti molto bene, poi dopo il gol abbiamo avuto quindici minuti di sfiducia mentre nel secondo tempo abbiamo rianimato un po' tutto e abbiamo disputato una buona partita, è stato un punto importante".
Come si scuote questa squadra? "I ragazzi stanno lavorando bene, si stanno allenando con intensità e con la consapevolezza che dipende tutto da noi. Non dobbiamo aspettare regali o i risultati delle altre partite. Mi aspetto una continuità mentale".
Da qui alla fine ci sarà uno stadio mezzo vuoto. E' una cosa che può pesare? "E' un argomento molto delicato che non possiamo affrontare con una battuta. Abbiamo rispetto di tutti, siamo stati anche diffidati a non parlare di quello che sta succedendo quindi dobbiamo guardare noi, guardare la nostra forza, il nostro gruppo. E' chiaro che chi verrà a sostenerci, dovrà farlo come ha sempre fatto cercando di aiutare la squadra".
Lazovic e Lapadula: "Lazovic dovrebbe esserci, c'è stato solo un allenamento precauzionale e non sono per niente preoccupato. Per quanto riguarda Lapadula devo tenere conto degli stimoli, delle motivazioni che possono avere i giocatori, della voglia e dell'orgoglio che sentono".
La squadra vista a Ferrara verrà ripresentata anche nelle prossime partite? "All'avversario si pensa sempre, ovviamente abbiamo provato alcune situazioni ma la cosa più importante è che i giocatori non perdano la tranquillità in campo. Sta succedendo questo e sono contento perché possiamo cambiare sistema di gioco durante la gara e dipenderà molto dall'approccio che avremo, dall'intensità che metteremo in gara e dalla continuità che dovremo avere durante la gara".
Il Genoa. Si aspettava questa realtà? "Questo è un altro tema che affronteremo a fine stagione. E' un altro tema significativo per tanti motivi. In questo momento la concentrazione massima e la positività devono essere esclusivamente sulla salvezza, tutto il resto sono chiacchiere".
Sanabria come sta? "Molto spesso i giocatori vanno di pari passo con la condizione fisica. Lui ha avuto due problemi, se li è trascinati, questa settimana l'ho visto meglio e farà parte del gruppo. Poi ci sono le motivazioni e la voglia di superare le difficoltà, anche caratteriali".
Claudio Ranieri: "Ho una grande stima e grande considerazione. All'estero ha fatto un qualcosa di storico che resterà nella memoria non solo del storia del club ma anche dei tifosi italiani. Nelle ultime settimane, in quel periodo, tutti gli italiani tifavano Ranieri ed è stato un motivo d'orgoglio. Lui sa di calcio, è una persona che ha buon senso, che ha grande esperienza e mi auguro domani di potergli creare qualche problema".