Nella puntata di martedì 18 giugno, questa l’apertura di Mario Corsi a Te la do io Tokyo. Tra gli argomenti principali, Francesco Totti, la sua conferenza stampa, la deromanizzazione, Baldini, Pallotta...
"Le cose che ha detto Totti ieri noi le diciamo da anni, i nostri ascoltatori era preparati a parole del genere. Le diciamo da anni perché si vedevano, erano sotto gli occhi di tutti. Parte della comunicazione non ve l’ha raccontata perché è corrotta - senza nemmeno bisogno di soldi - e un’altra parte diciamo che non lo aveva capito. La parte che più mi ha colpito della conferenza di ieri, è la frase sui dirigenti contenti delle sconfitte; perché i calciatori li avevamo visti, i dirigenti no, potevamo solo immaginarlo. De-romanizzazione? Ve lo dico da anni. Nove anni fa vi ho raccontato di una cena a Locarno, al tavolo c’erano tutti, e si parlava di come de-romanizzare la Roma. Dicevano ‘Basta bori’, ‘Basta bruchi dietro i cruscotti delle macchine’…ve l’ho detto anni fa: molti mi hanno creduto, molti no, ma era la verità. Le cose dette da Totti sono devastanti ma servono alla Roma, devono far riflettere i tifosi. Ora sappiamo perché non abbiamo vinto, perché non c’era questa volontà in società! Ora sappiamo perché a gennaio, quando potevamo avvicinarci alla Juventus, si sono presentati con Spolli, Doumbia e Ibarbo, tre giocatori scarsi e rotti. Alla società hanno fatto più male le parole di Totti che quelle di De Rossi. I due giocatori storici della Roma, per militanza, sono stati ‘fucilati’ davanti a tutti. La risposta di Pallotta? Sta a Boston, non viene a Roma da più di un anno, si fida solo di quello che gli dice uno che sta a Londra e che schifa Roma, secondo voi può essere credibile quando dice a Totti che è distante dalla realtà? Si risponde da solo.”
Potete riascoltare tutta l’apertura di Mario Corsi nel podcast completo della trasmissione disponibile online da dopo le 16.