Patrik Schick, attaccante del Lipsia ma il cui cartellino è di proprietà dell'AS Roma, ha rilasciato alcune dichiarazioni a ISport Premium.
La ripresa del campionato tedesco: "L’attesa è stata la cosa peggiore. Nessuno sapeva quando sarebbe ricominciato. Le date venivano costantemente posticipate, mancava un punto di riferimento a cui potessimo aggrapparci. Quando gli allenamenti normali sono ripartiti e finalmente sapevamo che avremmo iniziato a giocare è stato bello. Ciò non toglie che non è ancora come prima della pausa. Le restrizioni sono limitanti".
Il protocollo da seguire: "Quando vivevamo in hotel, tutti dovevamo fare la doccia e cambiarci in camera dopo l’allenamento. Ovviamente abbiamo vissuto in stanze singole. Inizialmente ci siamo allenati in gruppi, ed era lontano dalle modalità classiche. È stato fino all’ultima settimana prima del campionato, quando poi siamo stati tutti insieme".
Stadi vuoti: "La sensazione di uno stadio pieno è irripetibile, ci mancano i nostri tifosi. Le motivazioni per giocare non mancano, lo facciamo per i nostri contratti. Inoltre avendo iniziato per primi le nostre partite sono molto seguite. Tutto l’interesse del mondo è concentrato sulla Germania e per molti diventa un’opportunità per mettersi in mostra".