Cairo: Ripartiremo il 13 o il 20 ma il vero problema riguarda i calciatori, per loro sarà faticoso riprendere

Urbano Cairo, presidente del Torino, ha parlato della ripresa del calcio italiano.

 

Il calcio ripartirà? "Sembra di sì. Sembra esserci la data, il 13 o il 20 (giugno ndr), il protocollo sembra che ci sia anche lui. Il tema vero è che riprendere per i calciatori, che sono stati fermi un mese e mezzo, sarà molto faticoso. Sono a rischio infortuni, vanno piano al momento perché hanno paura di farsi male. E' una cosa complicata perché il calcio è anche uno sport di contatto. Pensate ad un calcio d'angolo ad esempio o ad un calcio di punizione".

 

Lei non sembra convintissimo: "Ho votato per la ripresa del campionato ma ho anche qualche dubbio. Io poi sono uno che si uniforma anche al volere della maggioranza, per cui se si deve giocare si gioca".

 

La Bundesliga e il calcio italiano: "Non è un grande spettacolo giocare a porte chiuse. Probabilmente si giocherà a porte chiuse anche nel prossimo campionato. Ho letto che si giocherà fino al 20 agosto, quindi dedicheremo tutto questo tempo al campionato in corso. La domanda è: ma il prossimo campionato? Non si può finire il 20 agosto e iniziare la nuova stagione il 12 settembre. Mi sembra tutto molto complicato. I calciatori dovranno avere 2-3 settimane di vacanza e poi anche un altro mese per ricominciare, quindi dal 20 agosti si finirà il 20 ottobre. Poi però ci saranno gli Europei... E' tutto complicato".

 

Playoff e playout: "Se il campionato non può ripartire, che senso ha fare playoff e playout? Se non si può giocare il campionato, non si possono giocare neanche playoff e playout".

 

I playoff e i playout renderebbe la ripresa più breve: "Si, è vero ma è anche un cambiare le regole in corsa e tutto verrebbe esposto a mille ricorsi".