Vincenzo Spadafora, ministro per le Politiche giovanili e lo Sport, ha parlato della Serie A, del caso Ronaldo e di Juventus-Napoli.
Il campionato: “Il calcio di Serie A è un mondo a sé, è anche un’industria importante del nostro Paese. Poi parliamo del calcio nel senso di sport di base, delle scuole calcio, della Lega Pro e del dilettantismo, che è un altro mondo, che ha anche una valenza sociale e culturale enorme e su quella ho qualche affinità in più. La Serie A arriverà fino alla fine? Ce la possiamo fare sì, che si arrivi fino in fondo non lo so perché effettivamente è un anno particolare, non abbiamo certezze e questo non vale solo per la Serie A ma anche per tutte le attività del nostro Paese. Di questo ne deve essere consapevole anche la Lega di Serie A che deve pensare ad un piano B e ad un piano C”.
Serve una bolla per i calciatori? “Quando sono successi i vari casi nei giorni scorsi, io ho detto che il protocollo funziona e qualcuno mi ha risposto che avremmo dovuto aggiornarlo. Io difendo la linea del protocollo e il protocollo funziona se viene rispettato. Il protocollo attuale prevede una bolla ma quando una squadra, un calciatore o una società non lo rispetta…”.
Cristiano Ronaldo: “Questi grandi campioni si sentono al di sopra di tutto. Un dato oggettivo è che quando ha lasciato il nostro Paese per andare in Nazionale ha violato il protocollo ed è stato aperto un fascicolo, presso la Procura della Repubblica, non la Procura sportiva. L’ASL ha fatto la segnalazione alla Procura della Repubblica di Torino, è stato aperto un fascicolo, la Procura Federale Sportiva ha chiesto gli atti e si aprirà un fascicolo anche sportivo. Al di là di questo, campioni del genere dovrebbero mandare il messaggio di rispettare sempre le regole, però questo fa parte del mio essere fuori da questo mondo. Ho detto quello che pensavo su Ronaldo. Anche Agnelli si è arrabbiato? Io inviterei tutti i presidenti a guardare all’interno delle proprie società, a rispettare le regole e dare il buon esempio perché non è che il calcio sia esente dal rispettare le regole, è una grande industria ma si deve salvaguardare”.
Juventus-Napoli e la vittoria a tavolino dei bianconeri: “Rispetto la decisione dei giudici. Ci sono anche dei ricorsi e non entro nel merito. Inviterei De Luca ad occuparsi del sistema sanitario campano perché non mi sembra che, soprattutto durante l’estate, dopo la sua rielezione, abbia fatto granché. In questo momento i dati della Campania lo confermano. Il Napoli ha fatto ricorso e vediamo cosa accadrà. Il protocollo a cui ha fatto riferimento De Luca è stato approvato anche dalla Lega, accettato da tutte le squadre e non possiamo cambiare ogni volta tutte le regole e i protocolli a seconda che possano tutelare di più la Juventus o il Napoli”.
(La7)
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