Walter Sabatini, coordinatore dell'area tecnica del Bologna, ha parlato a Sky Sport dell'arrivo imminente nella Capitale di José Mourinho, scelto dai Friedkin per guidare l'AS Roma nella prossima stagione.
La Roma: "E’ una città ricca di sentimenti e grandi esternazioni, che era frustrata e delusa. Lo “schiaffo” arrivato dalla società è stato preso con entusiasmo. La mia prima reazione è stata non troppo positiva, mi è venuto in mente l’“Oppio dei Popoli” di Karl Marx. E’ vero però che l’arrivo di Mourinho è importantissimo, è un terremoto, serviva alla Roma e serviva una scelta comunicata così dalla società. Dico solo cose positive, Roma è una piazza difficile ma lui non ha paura: è abituato a piazze difficili".
L'arrivo di Mourinho: "Il colpo è geniale, non ci sono dubbi. Non credo ci sia un solo tifoso romanista deluso per questa scelta. Mourinho ha vinto tanto, i tifosi della Roma hanno bisogno di vittorie: chi meglio di lui per dare una speranza? Smettiamola di parlare di sogni, spero che questa speranza sia trasformata in un risultato".
Meglio un grande allenatore o un grande giocatore? "La verità sta nel mezzo, l’allenatore è il conduttore delle vicende sportive di una squadra ma i risultati li fanno i calciatori. E’ un ragionamento pigro e piuttosto banale. Non posso scegliere".
Mourinho ripartirà da Dzeko? "Credo che qualsiasi allenatore ripartirebbe da Dzeko, è un calciatore moderno che fa salire la squadra. Ha la stoccata finale, ha centimetri ed è generoso. Credo che Mourinho se lo terrà stretto, sarebbe ridicolo perderlo e cercare un altro centravanti".