Marco Branca, ex dirigente dell’Inter, ha rilasciato un’intervista ai microfoni del quotidiano Corriere dello Sport. Tema principale dell’intervista: l’arrivo di José Mourinho all’AS Roma.
Queste alcune delle sue dichiarazioni.
Queste alcune delle sue dichiarazioni.
Branca, qual è stata la prima reazione quando ha saputo che la Roma aveva preso Mourinho? “Una grande soddisfazione perché credo che lui abbia scelto la piazza giusta. Anzi, perfetta. Roma è piena di passione, di voglia di riscatto ed è affamata di calcio. In un ambiente del genere José rende al massimo perché è un tecnico che vive di stimoli. Più ne trova all’esterno e più il suo rendimento cresce”.
Per un dt come lei e Tiago Pinto è impegnativo lavorare con lui? “Assolutamente no. Io mi sono trovato bene con lui perché ti dà sempre la possibilità di discutere e di confrontarsi. Si può anche litigare, ma tutto si ricompone perché lui ha come priorità il bene del club”.
Cosa vuol dire se una proprietà come quella dei Friedkin fa una mossa del genere? “Che ha in mente un progetto importante, ambizioso e a lungo termine. Nessuno ha la bacchetta magica e infatti José ha firmato un contratto di tre anni, un tempo giusto per costruire”.
La Roma può lottare subito per vincere lo scudetto? “Non lo so, ma glielo auguro. Per il momento sappiamo ancora troppo poco del progetto per capire se la Roma può arrivare immediatamente al vertice”.
La piazza di Roma può “spaventare” Mourinho? “Per uno come lui non ci sono piazze difficili. E’ l’uomo giusto al posto giusto”.