Ugo Trani, giornalista del quotidiano Il Messaggero, è intervenuto in diretta a Te la do io Tokyo, la trasmissione ideata e condotta da Mario Corsi, in onda tutti i giorni dalle 10 alle 14 sui 101.500 di Centro Suono Sport.
“Inter-Roma? La Roma ha fatto il massimo contro una squadra che andava al minimo. L’Inter ha fatto vedere che giocava contro la Roma come se la Roma fosse più forte, per cui si è difesa ripartendo in contropiede: lo ha fatto tre volte e ha fatto tre gol. E’ questo il discorso. Hanno giocato al gatto con il topo sapendo benissimo che la situazione era molto complicata per la Roma, perché la Roma non doveva perdere per il discorso della Conference League. E invece ha perso. Ora è appesa al derby. Il Sassuolo è lì e la Roma non si può permettere di perdere il derby, un derby che vale per noi e per loro. Per noi vale a livello di risultato. In caso di mancata qualificazione alla Champions League a loro potrebbe restare solo quello.
Fonseca, se andate a vedere i dati del suo 4-2-3-1 anche in Ucraina, ha avuto sempre il difetto di prendere troppi gol. Ieri non puoi prendere quelle azioni in contropiede. I primi due gol sono clamorosi. La preparazione dei difensori? Fonseca non gli ha dato niente ed è una cosa molto triste. Io ho visto lavorare tanti allenatori a cominciare da Conte. Ho visto lavorare Conte, l’ho visto urlare, durante il periodo della Nazionale, contro i suoi giocatori di riferimento che sono Bonucci, Chiellini… anche a Barzagli. Lui urlava, ci lavorava tutto il pomeriggio e non parliamo di allenamenti di cinquant’anni fa, era il 2016. Se il problema di Fonseca in Ucraina erano i gol presi, secondo voi ci ha lavorato in questi due anni? Ha preso 104 gol in campionato, non ha fatto nemmeno 80 partite ma 73. Una media di gol presi enorme”.