Francesco Totti ha rilasciato un’intervista al portale ufficiale della Serie A.
Il derby: “Prima che diventassi giocatore andavo spesso in Curva, ero abbonato. Ero giovane, tifoso malato per la Roma e ogni derby era una partita a sé, una partita particolare. Si viveva diversamente rispetto a tutte le altre città e io da romano e romanista soffrivo, soffrivo come soffrivano tutti i romanisti. E’ proprio la città di Roma che ti porta a questo rapporto tra giocatori e tifoseria, poi con me era abbastanza diverso perché era un amore reciproco, un amore eterno, perciò la vivo e la vivevo diversamente da tutti gli altri giocatori”.
Una partita sentita tutto l’anno: “Più che settimane, quando si parla del derby di Roma e parlo di 20 anni fa, si parla di mesi, minimo 3-4 mesi prima... Tanta gente preferiva vincere i due derby della stagione piuttosto che lo scudetto. Se poi riesci a vincere derby e scudetto, allora quella è la ciliegina sulla torta. Però l’importante era non uscire sconfitti dal derby, perché quando perdevi il derby era abbastanza “difficile” vivere a Roma.
Pellegrini: “Spero che lui possa fare un grande percorso come abbiamo fatto io e Daniele. Ho sempre detto che ha qualcosa in più rispetto agli altri. Però Roma non è una piazza difficile, tra virgolette non è ben visto come noi sotto questo punto di vista. Se continua così però avrà tutto dalla sua parte”.
Abraham: “Quando arriva un giocatore così, tutti dicono che sarà l’uomo derby, l’uomo copertina. Lui è un calciatore formidabile, è stato un acquisto top. E’ un ragazzo predisposto a dare un contributo alla squadra, ad aiutare i calciatori in difficoltà, questo in una piazza come Roma è fondamentale perché dimostra attaccamento alla squadra”.
Mourinho e Sarri: “Quello che conta è il campo, i giocatori, la motivazione e la voglia di vincere. Con due allenatori di questo calibro in panchina sarà un derby bello da vedere. Con Mourinho in panchina ogni cosa è una cosa in più, perché lui ti motiva, ti aiuta, ti stimola, ti fa dare tutto quello che hai dentro. In una città come Roma questo penso sia la cosa più importante”.