Walter Sabatini, ex ds dell’AS Roma, ha rilasciato un’intervista al quotidiano Corriere dello Sport. Il dirigente ha parlato anche della squadra giallorossa e di Mourinho.
Dove hai visto la gente felice allo stadio nei club da te gestiti? “Certamente a Palermo, a Roma a intervalli regolari, anche il primo anno di Spalletti all’Inter ho visto gente felice”.
In questo senso Mourinho ha già vinto a Roma. “Puoi ben dirlo, quella di Mourinho è una fragorosa vittoria. Ha reso felice una città intera. Io ci vivo a Roma, da anni non vedevo i romanisti così euforici”.
Situazione pericolante, visti anche gli ultimi risultati. Come fare a far durare questo idillio? “Deve dare lustro alla sua fama. Un trofeo è quello che ci vuole. Mourinho e la Roma ne hanno bisogno. Sarebbe un impulso straordinario. Mi risulta che saranno 40mila domenica all’Olimpico”.
Si era parlato, prima della notizia choc di Mourinho, di una triade a Roma: Spalletti, De Rossi e Sabatini. “Stiamo parlando solo di una favola cosmica. Luciano e Daniele, oltre che due professionisti straordinari, sono una compagnia straordinaria anche a tavola. Con i loro cenacoli sarebbero interminabili”.
Non possiamo non parlare della Roma umiliata e offesa di giovedì al circolo polare artico. L’hai vista? “Che cazzo di domande mi fai, certo che l’ho vista”.
Che cosa hai visto? “Un incidente frontale. Una squadra pronta per giocare quella partita contro una squadra che non era pronta”.
Tutto qui? “E ti pare poco? Con quel freddo, quel vento e il campo in sintetico. E’ durissima. Loro sapevano cosa fare, la Roma no. Evidente che ha preso sottogamba il problema. Non sapevano proprio dove si trovavano”.
Giustifica il 6 a 1? “Non lo giustifica, ma lo spiega in parte”.
Indice puntato su Mourinho che ha brutalmente insistito nel sottolineare la pochezza dei non titolari. “Considero un errore averlo sottolineato così tante volte. Era un messaggio che voleva mandare alla società”.
Mourinho contro Spalletti. “Scontro titanico, anche se i due si rispettano molto. Quello della Roma lo considero solo un incidente di percorso, il rischio è che i giocatori del Napoli credano di poterli sbranare, ma Luciano non glielo permetterà. Se la Roma dovesse andare in vantaggio, loro sono maestri nel difendere e nel ripartire”.