Ugo Trani, giornalista del quotidiano Il Messaggero, è intervenuto in diretta a Te la do io Tokyo, la trasmissione ideata e condotta da Mario Corsi, in onda tutti i giorni dalle 10 alle 14 sui 101.500 di Centro Suono Sport.
“Le parole di Tiago Pinto? Ho scoperto che ai Friedkin gli ha fatto gioco solo il discorso sulla persona, solo quello. Non ci sono crepe con Mourinho o cose del genere. Pinto non lo scopriamo oggi. Faccio un esempio: Pinto va a trattare Abraham con il Chelsea. Proposta di Pinto: prestito e diritto di riscatto. Risata del Chelsea, ma proprio risata lunga, interviene il procuratore italiano che lo rappresenta, Federico Pastorello, e chiudono con prestito, soldi più obbligo di riscatto. Commento post incontro dentro la stanza degli uomini che hanno partecipato alla trattativa: Pinto ha avuto la valenza di un quadro appeso al muro. Queste sono le cose che girano. Me l’hanno detta in tempo reale, sono passati tre mesi. I Friedkin sono anche abbastanza indispettiti da alcune operazioni di mercato, perché i Friedkin sono convinti di aver speso troppo per i giocatori che sono stati presi. E hanno anche ragione. Mettiamo Vina e Shomurodov, parliamo di quasi 35 milioni anche se è vero che non glieli hai dati tutti subito”.