José Mourinho, allenatore dell’AS Roma, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della partita contro il Genoa.
Antonio Conte alla Gazzetta dello Sport ha dichiarato: ‘Qui c’è tutto per lavorare al meglio ma c’è anche tanto da fare. Bisogna avere pazienza e dovrò essere io bravo a trovarla la pazienza’. Lei ha questa pazienza? Pinto ha detto che non verrà fatto l’instant team: “Prossima domanda”.
Domani ritroverà Shevchenko, quando eravate al Chelsea sembravate non avere, almeno pubblicamente, un bel rapporto, invece poi lei nella sua autobiografia ha utilizzato parole bellissime per lui. Volevo chiederle un ricordo di quando eravate allenatore e giocatore e se ha seguito la sua carriera da allenatore. Cosa ne pensa di lui e della sua carriera? “E’ una domanda strana. Doveva essere facile per te decidere sul fatto se sia vero tutto quello che qualcuno ha detto o se la verità è che abbiamo un buon rapporto”.
Alcune dichiarazioni sue e di Shevchenko erano state pubbliche: “Non hai cose più interessanti da chiedere?”.
No mi interessava questo: “Cosa ti interessa?”
Quali sono i vostri rapporti adesso, se ha seguito la sua carriera di allenatore e un ricordo di quando lui era giocatore. Nessuna polemica: “Il primo ricordo che ho è la prima volta che l’ho visto giocare. Facevo una lista per il Barcellona, una partita di Champions League. La prima partita nel nostro girone è stata Psv Eindhoven-Dinamo Kiev ed è stata la prima volta che l’ho visto giocare. Dopo la storia l’ha fatta lui e c’è poco da dire. Quando diventi Pallone d’Oro, quando vinci la Champions League e altri titoli sei tu che fai la tua storia. Una storia fantastica di un giocatore fantastico. E’ alla prima esperienza da allenatore di club ma ha fatto molto bene come ct dell’Ucraina. Secondo me ha dimostrato di avere un’idea, una filosofia, una leadership, magari una leadership silenziosa perché magari questo è il suo profilo come persona e mi piacerebbe che possa capitare a lui quello che è capitato a me: perdere la prima partita ufficiale da allenatore per poi vincere tanto. Gli voglio bene, per non dire benissimo. Gli auguro di perdere la prima per poi avere tanto successo e gioia da allenatore”.
Alcune dichiarazioni sue e di Shevchenko erano state pubbliche: “Non hai cose più interessanti da chiedere?”.
No mi interessava questo: “Cosa ti interessa?”
Quali sono i vostri rapporti adesso, se ha seguito la sua carriera di allenatore e un ricordo di quando lui era giocatore. Nessuna polemica: “Il primo ricordo che ho è la prima volta che l’ho visto giocare. Facevo una lista per il Barcellona, una partita di Champions League. La prima partita nel nostro girone è stata Psv Eindhoven-Dinamo Kiev ed è stata la prima volta che l’ho visto giocare. Dopo la storia l’ha fatta lui e c’è poco da dire. Quando diventi Pallone d’Oro, quando vinci la Champions League e altri titoli sei tu che fai la tua storia. Una storia fantastica di un giocatore fantastico. E’ alla prima esperienza da allenatore di club ma ha fatto molto bene come ct dell’Ucraina. Secondo me ha dimostrato di avere un’idea, una filosofia, una leadership, magari una leadership silenziosa perché magari questo è il suo profilo come persona e mi piacerebbe che possa capitare a lui quello che è capitato a me: perdere la prima partita ufficiale da allenatore per poi vincere tanto. Gli voglio bene, per non dire benissimo. Gli auguro di perdere la prima per poi avere tanto successo e gioia da allenatore”.
Le assenze di Cristante e Villar. Pellegrini può avere un ruolo diverso rispetto al solito? “Il lavoro che abbiamo fatto durante la settimana e che voi, con le vostre fonti, avete capito e seguito è il lavoro che finisce nella spazzatura. Quello che abbiamo provato, le dinamiche difensive e offensive le abbiamo perse quando abbiamo perso un calciatore importante come Cristante che si aggiunge ai tanti problemi che abbiamo noi visto che non abbiamo tre terzini sinistri. Dobbiamo trovare delle soluzioni e ci sono calciatori che dovranno sacrificarsi magari in posizioni diverse, dovranno adattarsi. E’ un momento di difficoltà per noi. Solo io so come giocheremo e chi giocherà domani, nessuno lo sa qui a Trigoria. Le vostre fonti in questo momento non hanno acqua, sono secche”.
Zaniolo, in caso di difesa a tre, dove può essere schierato? Come lo ha visto in settimana? “Io non vi dico se giocheremo a tre o a quattro. Le vostre fonti vi hanno detto che in questa settimana abbiamo lavorato due giorni con la difesa a tre, questo è vero e voi lo sapete. Ma non ti dico se giocheremo a tre o a quattro. Tutti sanno in quali posizioni può giocare Nico”.
Tanti punti interrogativi sulla sua squadra, tanti punti interrogativi su Shevchenko, alla prima da allenatore di un club. Può essere questa la difficoltà maggiore? “Non è una partita al buio ma con qualche difficoltà. Anche loro sono in difficoltà perché non sanno come giocheremo noi. La difficoltà maggiore per noi due allenatori è che non avremo a disposizione giocatori importanti. Per me questa è la difficoltà più importante. Come diceva Shevchenko in conferenza stampa domani non conterà tanto l’idea di gioco ma quanto i calciatori cercheranno di fare risultato. Noi siamo in difficoltà: non abbiamo un terzino sinistro di ruolo a disposizione, anche nella parte centrale di difesa siamo in difficoltà, Cristante non ci sarà e per noi è un’opzione in diversi ruoli. Tutte e due le squadre hanno bisogno di punti domani ma sarà una gara divertente, con emozioni e con la voglia di vincere da parte di entrambe le squadre”.
E’ un tipo di partita che va giocata con grande aggressività dal primo minuto o servirà pazienza? “Sarà un ambiente difficile in uno stadio bellissimo. Ci saranno tanti nostri tifosi al seguito e sarà una motivazione per noi. Avremo la voglia di vincere dal primo minuto”.