Giornata di conferenza stampa per Sinisa Mihajlovic, allenatore del Bologna prossimo avversario dell’AS Roma in Serie A. Il tecnico ha parlato della partita in programma domani alle 18.30: “La gara è difficile ma se noi guardiamo le partite contro le grandi dobbiamo approfondire il tema: abbiamo pareggiato a Bergamo, perso con l’Inter, contro Milan e Napoli a episodi invertiti magari l’avremmo vinta noi, con la Lazio c’è stato un successo. Non sarà facile per noi ma nemmeno per la Roma. Il prossimo nostro step? E’ migliorare. Nella qualità, nella precisione, nella spietatezza: facciamo ancora pochi gol, a La Spezia abbiamo preso tre pali e non vincerla sarebbe stata una beffa".
Mihajlovic ritroverà José Mourinho: “Mourinho è un grande, sia come allenatore che come persona, e sono contento di incontrarlo: siamo amici, veniamo da paesi in cui furbizia, rispetto e lealtà sono importanti, l’ho sempre apprezzato, mi fa divertire con le sue interviste. Una volta litigammo, poi siamo diventati amici: successe quando lo battemmo col Catania, era l’anno del Triplete interista, lui cominciò a dire che non conosceva il direttore Lo Monaco citando Monaco di Baviera, il Monaco de Tibete o Montecarlo. Poi disse qualcosa a me, io ribattei dicendo che non potevo rispondere a chi non aveva mai giocato a calcio. Ci ritrovammo a una riunione di arbitri e ci chiarimmo: da quel giorno siamo diventati amici”.
Sinisa ha proseguito: “Mi ha mandato messaggi durante la mia malattia, e queste cose non si dimenticano. Lo ha fatto anche quando sono diventato nonno. “Anche io voglio diventare nonno”, mi ha scritto. E gli ho risposto che non è mai troppo tardi... Insomma, ci sentiamo e ci scriviamo ma io domani voglio vincere ancora: il successo di La Spezia non mi basta, vincendo si crede ancor di più nella vittoria, se battiamo la Roma la avviciniamo di un punto e allora diventa tutto diverso... Il 5-1 in casa dello scorso anno? Non credo succederà. Almeno lo spero”.
L'allenatore del Bologna ha parlato anche di Arnautovic: "Lui dà il salto di qualità alla squadra, i ragazzi si sentono più forti. Fra l’altro parla 4-5 lingue, è molto coinvolto nel gruppo. Sembra un po’ burbero ma si fa voler bene. E comunque lo sa che è il primo lui a dover dare l’esempio e se non lo dà dopo avrà problemi con me. Da lui comunque mi aspetto sempre di più".