Questa l'apertura di Mario Corsi nella puntata di Te la do io Tokyo del 6 dicembre:
"Siamo sempre alle solite storie, questi primi mesi della Roma sono stati vergognosi, tra i Friedkin che non parlano, Mourinho arrabbiato, e lo stadio che sembra tornare ad esser la questione più importante, tutta questa situazione è ridicola.
Tra il primo anno dei Friedkin e quello di Pallotta non vedo cambiamenti significativi per ora, non bisogna avere paura di dirlo, noi tifiamo solo ed esclusivamente la Roma e non i presidenti.
Io mi sento ancora di stare con Mourinho, però se lui se ne andasse via a fine stagione non dando nessuna spiegazione farebbe una grande figuraccia e ci deluderebbe a tutti, se invece dicesse le cose come stanno allora sarebbe diverso.
In questo momento ci sono i Pallottiani, felici di vedere la Roma umiliata dall’Inter, e poi ci sono i tifosi, quelli che vanno allo stadio, che invece di fischiare 90 minuti hanno dimostrato per l’ennesima volta tutta la loro gigantesca passione.
La squadra sabato è stata vergognosa, ha rinunciato proprio a scendere in campo, c’è stata una passività totale, sono sembrati 11 zombie inermi davanti agli avversari, nel corso della storia della Roma ci sono state “romette” molto più scarse di questa però almeno si dava l’anima e anche di più, io di lezioni cosi gravi prese all’Olimpico a quei tempi me ne ricordo poche.
Tiago Pinto non conosce la storia della Roma, non ha capito che non si può regalare Dzeko ad una rivale storica, ha dimostrato e sta dimostrando sia di non capire di calcio che tutta la sua inadeguatezza a ricoprire quel determinato ruolo, e le parole che dice in ogni intervista che rilascia sono alquanto ridicole.
E’ ora che qualcuno parli, è ora che i Friedkin mettano la loro faccia davanti una telecamera per spiegarci un po’ tutto quanto, la colpa è loro.
Io non vorrei che i Friedkin se ne stiano approfittando della bontà del popolo romanista vedendoli cantare incessantemente anche dopo una sconfitta simile, loro non sanno però che questo immenso amore se si tramutasse in odio poi sarebbero cavoli perché i tifosi della Roma non ti accannano più.
Per quanto riguarda Mourinho, sicuramente ha sbagliato la valutazione che ha fatto della rosa prima di accettare l’incarico, sbagliare è umano ma io continuo a pensare che lui è l’unico a cui possiamo appigliarci per sperare di vedere una Roma grande, anche perchè non abbiamo nessuno in cui identificarci nè giocatori nè dirigenti, per cui l’unico a cui possiamo ancora rimanere aggrappati è solo ed esclusivamente Mourinho.
Alla fine siamo sempre noi tifosi a rimetterci, secondo me è ora di cominciare a contestare perchè la Roma ancora al settimo posto dopo 11 anni di nulla non si può più vedere."