José Mourinho, allenatore dell'AS Roma, ha parlato a Mediaset al termine della partita vinta contro il Lecce.
La sensazione è che la Roma non possa mai rinunciare a certi calciatori: "Purtroppo è vero. La nostra rosa ha dei limiti e li conosciamo. Maitland-Niles e Oliveira hanno dato una trasformazione positiva, più qualità e opzioni e questo è già un miglioramento".
La prossima partita di Coppa sarà contro l'Inter: "Manca ancora tanto, dobbiamo giocare altre partite. Non ho dubbi: l'Inter è la squadra più forte del campionato e della Coppa Italia. A noi, dunque, tocca la partita più difficile ma cercheremo di fare l'impresa".
Un bilancio da quando lei è diventato l'allenatore della Roma: "Dal punto di vista emozionale, dell'emozione, dell'empatia, dell'essere felice di lavorare per la Roma e per i romanisti da 1 a 10 dico 11 perché sono veramente molto, molto felice di essere qui. Dal punto di vista calcistico, giocare per finire tra il quarto e l'ottavo posto non è quello che voglio. Però è un momento, è un progetto diverso e nella prossima stagione staremo meglio. C'era frustrazione oggi da parte mia, nel primo tempo, perchè dal punto di vista tecnico stavamo giocando una partita orribile. In questo momento sono contento e non cambierei questo progetto con altri. Ho dato la mia parola per questi tre anni e prima di questi tre anni non uscirò, perchè è anche il mio progetto".
Quali sono i limiti della rosa? "La base della tecnica è non perdere passaggi di 10 metri, giocare una palla con intensità. Poi arrivano le scelte, l'interpretazione del gioco... Abbiamo fatto secondo me una partita tecnicamente povera e con noi accade spesso. Molte volte non è l'avversario che recupera la palla ma noi che la perdiamo".
Il ritorno a San Siro contro l'Inter: "Non lo so... Mi devo preparare a livello emozionale così come è stato quando abbiamo affrontato l'Inter a Roma. Devo cercare di non avere emozioni e fare una partita come fosse un'altra. Andiamo lì con l'intenzione di fare la partita, così come farà l'Inter".