La conferenza stampa di Aurelio Andreazzoli, allenatore dell’Empoli, alla vigilia della partita contro l’AS Roma.
Quanto ti sta dando soddisfazione questo percorso lavorativo? L’Empoli non ha paura degli avversari: “Non do l’impressione di essere soddisfatto? Sono soddisfatto invece. Ci eravamo imposti di seguire un percorso per ottenere questo risultato. Il tempo ti dà la possibilità di mettere a posto le cose ma già in passato avevamo mostrato di sapere qual è la strada giusta. I giovani possono crescere e quelli che non sono più tanto giovani cercano di consolidarsi rispetto alle aspettative e al lavoro. Lavorano per avere intanto una soddisfazione personale, usufruendo della squadra, come normale che sia. Siamo contenti e dobbiamo continuare così e possiamo migliorare proseguendo su questo modo di pensare e agire. I miei calciatori sono molto bravi a fare i fatti. Abbiamo avuto delle cadute ma ci siamo sempre rialzati e questo credo sia l’aspetto migliore".
La Roma: "Teniamo al risultato, è una cosa ovvia. Il nostro obiettivo è sempre quello di migliorare la classifica. Andiamo in campo per fare la prestazione e credo che sia nelle corde di qualsiasi squadra, poi dopo dipenderà anche da quello che la Roma ci consentirà di fare. Il nostro compito è quello di cercare di farli scendere e tenere il nostro livello che dovrà essere alto. Senza un livello alto non possiamo competere”.
La Roma: "Teniamo al risultato, è una cosa ovvia. Il nostro obiettivo è sempre quello di migliorare la classifica. Andiamo in campo per fare la prestazione e credo che sia nelle corde di qualsiasi squadra, poi dopo dipenderà anche da quello che la Roma ci consentirà di fare. Il nostro compito è quello di cercare di farli scendere e tenere il nostro livello che dovrà essere alto. Senza un livello alto non possiamo competere”.
E' andato via Mancuso. Manca un attaccante ora? "Intanto qualcuno è arrivato e stamattina si è già allenato con noi: Marco Benassi. Era atteso il suo arrivo perché dovevamo colmare una casella che ci mancava dopo l’infortunio di Haas. Il nostro direttore è stato perfetto, anche come tempi, e ci ha portato quello che volevamo. E siamo contenti che si sia aggiunto alla famiglia come gli abbiamo detto stamattina. Con la partenza di Mancuso viene meno una figura di riferimento nello spogliatoio. Lui è sempre stata una pedina importante, di stimolo positivo nei confronti di tutti quelli che giocavano. Non si mettono in dubbio le sue doti morali e quando ci sono queste tutto il resto vien da sé. Lo ringrazio per i sei mesi passati insieme, ho conosciuto una bella persona”.
La Roma è la squadra che calcia di più, che batte più corner e che ha colpito più legni. Ed è la squadra con il più alto minutaggio di tempo effettivo: “Sono loro quelli col minutaggio più alto? Non lo sapevo. Queste sono situazioni a loro favorevoli: hanno la possibilità di sfruttare la statura di diversi elementi e questo ci dovrà far alzare ancora di più le antenne. E’ un confronto interessante e dovremo essere molto bravi”.
Qual è l’aspetto fisico della squadra? “L’ultima cosa che avremmo voluto era disputare i supplementari contro l’Inter. Quasi quasi avremmo preferito anche non giocare la gara. I supplementari ci hanno messo in crisi perché avevamo troppi elementi che non si potevano permettere di fare un minutaggio così ampio. Così è stato e accettiamo la situazione però è un dato di fatto che può essere anche fastidioso”.
Mourinho: “Sarà una partita interessante perché è una fortuna misurarsi con questi personaggi. Una fortuna e anche una soddisfazione. Abbiamo avuto l’occasione di confrontarci poco sul piano individuale però con me è stato molto carino e gentile all’andata. Non è una gara particolare per me, è una squadra che ritengo molto forte”.
La gestione dei ragazzi della Primavera e quella dei ragazzi della Prima squadra. C’è un segreto? “Non so se c’è un segreto però se l’ambiente è positivo, sano, di aiuto e non di soggezione diventa una cosa naturale. Poi credo che sia estremamente importante il fatto di avere la possibilità per chiunque di avere un punto di riferimento, una scialuppa di salvataggio e parlo della conoscenza del gioco. Anche chi non è ancora maturo si appoggia a quello che ti ho detto e diventa tutto un po’ più facile”.