Edoardo Bove, calciatore dell’AS Roma, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Sportmediaset.
“Sicuramente abbiamo fatto una buona prestazione a Napoli ma sfortunatamente non siamo riusciti a raccogliere punti, quindi abbiamo grandissima voglia di rifarci in Coppa Italia. E’ una partita molto importante per noi. E’ una partita da dentro o fuori, serve un approccio molto obiettivo, dobbiamo stare sul pezzo cercando di portare a casa il risultato”.
La foto al Tre Fontane durante la partita contro la Primavera: “Grazie al settore giovanile della Roma siamo molto legati, poi con il mister siamo stati fortunati perché stiamo crescendo insieme creando un senso di appartenenza che ci lega anche alla Primavera. E in quella foto stavamo scherzando col mister sul fatto di essere lì a vedere la Primavera”.
Mourinho: “Sono riconoscente perché mi ha dato l’opportunità di mettermi in mostra con la prima squadra dopo il percorso nel settore giovanile. Non è da tutti avere questa possibilità, posso solo ringraziarlo. Il consiglio principale è quello di continuare a lavorare e andare di pari passo con la squadra. Insieme riusciremo a toglierci grandi soddisfazioni. Mourinho ci chiama bambini? E’ una dimostrazione d’affetto, possiamo solo ringraziarlo perché dal momento in cui ti inizia a considerare un calciatore vuol dire che ha stima di te. E’ solo da apprezzare questa cosa”.
Se la Roma continua a giocare così può andare in Champions League: “Noi lavoriamo per quell’obiettivo, è difficile ma vogliamo raggiungerlo tutti insieme e che ci potrebbe regalare una soddisfazione. Ci sono dei momenti positivi e altri negativi e davanti a quelli negativi poi ti ricordi che giochi nella Roma, che hai 20 anni ed è la cosa più bella del mondo. Io sono contentissimo”.
Il mercato: “Ci sono voci di mercato ma ci sono per tutti. E’ il nostro lavoro ma con la società, con le persone che sono intorno a me ogni giorno ogni giorno cerchiamo di fare quello che è giusto per me e per la squadra. Provo a continuare a seguire anche gli studi e mi fa piacere”.
La crescita: “La testa, l’intelligenza sono cose fondamentali per un calciatore dentro al campo ma anche nella gestione della vita di tutti i giorni. Dal momento in cui uno lavora mentalmente bene poi avrà risultati migliori anche in campo”.
Obiettivi personali: “Ho l’obiettivo di giocare il numero maggiore di partite, prendere esperienza, crescere ancora di più come persona e come giocatore”.
La romanità: “Bisogna interpretarla nel modo giusto, nel modo più positivo possibile che spinga a dare ancora di più in campo e fuori. E’ un valore che alcuni giocatori trasmettono a chi arriva da fuori ed è molto importante”.
Zaniolo: “Ne hanno parlato la società e l’allenatore. Non mi sento nessuno per poter giudicare o aggiungere qualcosa”.