Ugo Trani a Te la do io Tokyo: Pellegrini è più in là che qua. La trasferta di Milano è un test più importante del derby

Ugo Trani è intervenuto in diretta a Te la do io Tokyo, la trasmissione ideata e condotta da Mario Corsi, in onda tutti i giorni dalle 10 alle 14 sui 92.7 di Tele Radio Stereo.

"Un titolo su Pellegrini dopo le parole di Ranieri? Pellegrini è più in là che in qua, secondo me. Lui non lo tiene. Due settimane fa gli avevano fatto la domanda su Dybala e i giornali avevano titolato "Ranieri apre alla cessione di Dybala", e non era vero. Bisogna vedere. Secondo me la situazione di Pellegrini è diversa da quella di Dybala. Pellegrini fatica a giocare a Roma. Senza andare sul discorso tecnico, ormai è diventato un discorso ambientale e Ranieri lo capisce. Tutti fanno l'esempio della sostituzione di Totti e De Rossi in quel derby, ma era un'altra cosa, poi Totti e De Rossi li faceva giocare. Pellegrini non lo ha fatto più giocare. Questo è un giocatore che per l'ingaggio e la fascia da capitano per un allenatore diventa pure un peso dover spiegare l'esclusione, perché ogni volta gli fanno la domanda. Il titolo potrebbe essere anche "Pellegrini sempre più in bilico". Alla domanda su Hummels, Paredes e Dybala ha risposto pure per il nuovo allenatore, non per Claudio Ranieri. Lui dice che il nuovo allenatore con questi ci riparte. Questo vuol dire che con il nuovo allenatore ci ha parlato, cosa che mi sembra un po' difficile  o è un suo desiderio, di non mandare via i giocatori su cui sta contando in questo momento. E qui ci riallaccio Pellegrini. Se noi Ripartiamo da Mourinho e passiamo da De Rossi, questi sono affondati con Pellegrini e Cristante: avete presente battaglia navale? Loro avevano quei due sulla barca e sono andati a fondo. Levo pure Juric, facciamo finta che non c'è mai stato, eppure c'è stato, ma pure i due più importanti, Mourinho prima, e lui l'ultimo periodo lo faceva giocare ma ero disperato, poi l'ha messo in panchina pure lui, ma era disperato, e De Rossi piano piano s'era accorto pure lui. A parole l'hanno sempre difeso perché poi c'è pure un aspetto ambientale, non volevano caricare sul giocatore più responsabilità perché la squadra non andava andava, però l'hanno salvato a parole ma alla fine sono affondati loro. Se dovesse andare male con il Milan, verrebbe di nuovo fuori quello che è l'aspetto più preoccupante della Roma, anche con Ranieri, ovvero che non ha continuità. La Roma deve avere continuità di risultati. A Milano, se vinci è una cosa straordinaria, ma basterebbe un pari per dare continuità, perché il Milan non sta benissimo, ma già vedo che si stanno inventando qualcosa, ho letto che potrebbero fare una catena di sinistra con Jimenez e Theo Hernandez. Per cui loro qualcosa si inventano. Non è una partitella che te la vai a giocare pensando che il Milan ha duemila problemi, con Fonseca che è criticato. Per me è più importante come test, a livello di difficoltà, il Milan della Lazio, basta pure un pari per darti forza per quello che devi nel resto del campionato, visto che non siamo nemmeno alla fine del girone d'andata. Sembrava che non gli andasse di parlare, ma Ranieri mi è sembrato molto concentrato sulla partita. La Roma ha fatto un sesto dei 24 punti a disposizione, guardate che è poco, sennò non stavi lì dove stai. Ora sei arrivato al decimo posto solo perché hai recuperato la differenza reti con i 5 gol e i 4 gol delle ultime due partite in casa, tre partite fa stavi a -6 di differenza reti, cioè proprio da squadra che lotta per non retrocedere. Sono dati che poi restano quelli, perché poi valli a recuperare. La Lazio deve vincere, perché a loro il pareggio, che invece è comunque un bel risultato con l'Atalanta di adesso, non gli basta per cui può essere che loro rischino per vincere e poi dopo ci rimettano, guardate cosa è successo con l'Inter, se la sentivano calda, credevano di fare un bel primo tempo e avete visto come è finita".