Ugo Trani è intervenuto in diretta a Te la do io Tokyo, la trasmissione ideata e condotta da Mario Corsi, in onda tutti i giorni dalle 10 alle 14 sui 92.7 di Tele Radio Stereo.
"Ranieri ha sempre detto che avrebbe preso un top in panchina, quindi io fino all'ultimo gli credo. Anche perché non vedo gli acquisti, non vedo il direttore sportivo, perché per ora opera solo Ghisolfi, non è arrivato il nuovo direttore generale, vedo tutto ancora fermo, so solo che hanno ceduto due giocatori acquistati a giugno. Per cui io devo vedere, perché, che ne so, chi è il centravanti? Chi lo sceglie? Raspadori? Non mi sembra un calciatore da Allegri, Allegri voleva Lukaku al posto di Vlahovic... Secondo me Raspadori può essere al massimo per Montella, forse per Mancini, come tipo di caratteristiche. Titolare o in rosa? Io mica lo so se uno come Montella o Mancini metterebbe Dovbyk o Raspadori. Parlo di Mancini perché lui ha giocato senza centravanti all'inizio in Nazionale, quando ha costruito la sua striscia di vittorie giocava con Bernardeschi Chiesa e Berardi, per un periodo, o con Insigne addirittura, con Bernardeschi e Chiesa, giocando palla a terra. Lo stesso Sarri quando non ha avuto più Higuain ha messo Mertens, che non è un centravanti puro. Quindi quello che più escludo è proprio Allegri, su Raspadori. Allegri ha dato la disponibilità, ma devi parlarci. Ci devi parlare per dire "facciamo questo". Ad Allegri non è che non interessa fare 7 milioni, 5 milioni, 9 milioni, quella è una cosa su cui ti metti d'accordo dopo, gli interessa capire se viene qua per andare alle corse a Capannelle oppure se viene qua per vincere la Roma, lui è interessato a questo. Per cui se ti siedi a tavolino con Allegri sai che lui ha dato una mano alla Juve come ha provato a fare Mourinho alla Roma nel momento in difficoltà coi giovani, ma poi non è che non li voleva i grandi giocatori, perché uno negli ultimi acquisti che gli hanno fatto è stato un difensore, ovvero Bremer, preso a 50 milioni. Noi i difensori li prendiamo in leasing, incidentati, a scadenza contratto, lui ha preso Bremer, è come se te prendi, esagerando, Gila dalla Lazio, che è il giocatore più quotato della loro difesa, quindi pure nella stessa città se lo è fatto prendere. De Laurentiis, che potrebbe vincere il secondo Scudetto in tre anni, ha venduto per quasi 600 milioni di euro i pezzi grossi della sua gestione, mettendoci dentro Kim, Cavani, Lavezzi, Osimhen, da cui deve ancora prendere i soldi. La Roma di Pallotta non si sapeva neanche quanti dirigenti avesse, tra quelli ombra e quelli veri. Al Napoli ci sono De Laurentiis e un direttore sportivo. Una volta che ha parlato il figlio entrando lo spogliatoio, Allan gli mise le mani addosso. Ci sono il presidente e il direttore sportivo e i direttori sportivi sono stati sempre all'altezza, il meno famoso è Bigon, che è figlio di Alberto Bigon e ci è cresciuto in mezzo al calcio, lo conosce bene. E infatti i giocatori li sbagli un po' meno, perché non può essere un caso che una volta prendi Higuain, una volta prendi Cavani. E poi gli allenatori sono sempre stati importanti: quando prendi Benitez, non prendi un poveraccio. E a Napoli non ha fatto benissimo, ha fatto benino, ma gli vogliono bene ancora adesso, perché se non ha vinto lo accollavano a De Laurentiis. A noi sta bene tutto, questo è il problema. Noi siamo di bocca buona, ci sta bene tutto. Adesso De Laurentiis parla meno, perché con Conte non ti conviene parlare, perché la gente dà retta a Conte, perché se si mette a parlare in contrapposizione a Conte scoppia il putiferio dopo 3 giornate. Su certe cose De Laurentiis non è così stupido come lo vogliono far passare. Contro la Juve quando gli fecero un furto non fece presentare la squadra alla premiazione, invece noi li ringraziavamo quelli della Juve quando ci rubavano le partite, non ce lo scordiamo. Invece lui non è andato sul palco a prendere le medaglie, a me sarebbe piaciuto se lo avesse fatto la Roma il giorno di Budapest".