Schick più Dzeko. Roma all’assalto

Di Francesco s’è convinto venerdì, quando lo ha visto scatenarsi in allenamento come mai prima. Patrik Schick è finalmente pronto al debutto da titolare della Roma, dopo un calvario infinito e tre apparizioni troppi brevi per poterlo giudicare. L’acquisto più caro della storia giallorossa inizia a fare sul serio a Verona, nel match delle 12.30 in casa del Chievo. Una squadra «strana», che inchioda il Napoli sullo 0-0 e poi ne becca 5 dall’Inter. La Roma ne ha dovuti segnare altrettanti lo scorso anno per portare via l’intera posta dal Bentegodi alla penultima giornata, in piena difesa (affannata) del secondo posto.

 

Oggi potrebbero bastarne meno e Di Francesco si affida comunque all’artiglieria pesante: Schick giocherà insieme a Dzeko ed El Shaarawy, con Perotti che non è al meglio e partirà in panchina. Un attacco con tre potenziali centravanti, con il ceco largo a destra. Dovrà abituarsi a quella posizione perché Dzeko non si tocca. Neppure quando è stanco come adesso. Schick non vede l’ora di sentirsi di nuovo calciatore, segnare, incidere, esultare. Non lo fa da quest’estate, Europeo Under 21 spezzato dalle visite mediche lampo con la Juventus, che scoperto un problema cardiaco passeggero l’ha scaricato senza troppi complimenti. Poi l’asta di mercato vinta dalla Roma, l’arrivo nella Capitale tra l’entusiasmo generale subito spezzato da una lesione muscolare e la successiva fibrosi.

 

Tutto superato? Una prima risposta attendibile arriverà solo oggi, perché Schick è uno che non fa trasparire alcuna emozione. «È pronto per giocare dall’inizio» ha confermato ieri Di Francesco, aggiungendo che «Nainggolan e Strootman stanno molto bene, Pellegrini benissimo». Sembrerebbe l’annuncio del romano titolare ma in realtà in il tecnico dovrebbe affidarsi ai due centrocampisti più esperti in avvio, insieme a Gonalons che sostituisce lo squalificato De Rossi. Dietro Juan Jesus è favorito su Fazio per far coppia con Manolas, a destra c’è Bruno Peres al posto dell’altro acciaccato Florenzi, a sinistra Kolarov fa gli straordinari ed Emerson deve aspettare la sfida col Cagliari, o quella col Torino in Coppa Italia.

A. Austini