Cengiz ha stregato Barça e City

Orgoglio turco. Di Francesco scherza perché gli dà indicazioni impossibili da recepire, causa difficoltà linguistiche. «Ma è meglio così, fa di testa sua e ci porta dei vantaggi». Ieri, l'1-0, per esempio. Cengiz Ünder si è fiondato senza insicurezze, d'istinto, sulla punizione tirata sul palo lungo da Kolarov. Gli è bastata un'occhiata del compagno per comprendere dove sarebbe andato il pallone. (...)

 

GIOIA. (...) Ma è soprattutto la Turchia ad applaudire da lontano, virtualmente: con il sesto gol in campionato - sono sette in stagione se contiamo quello segnato a Kharkiv in Champions - Ünder ha superato il record del famoso connazionale Hakan Sukur e ha stabilito il primato per un calciatore del suo Paese da addirittura 55 anni: l'ultimo turco capace di essere così prolifico in Serie A era stato Can Bartu nel 1962/63 con la maglia del Venezia. (...)

 

CRESCITA. Ünder invece di anni ne ha 20 e prima dei firmare per la Roma non era mai uscito dai sobborghi di Istanbul, giocando per la squadra del presidente Erdogan, il Basaksehir. Non è stato facile per lui impossessarsi di un ruolo di primo piano. «E' cambiato tutto dopo la pausa di gennaio» ricorda Cengiz, che dopo la settimana passata in compagnia degli affetti più cari è tornato in Italia carico, felice ed esplosivo. (...)

(...) La sua crescita improvvisa è stata notata con interesse anche da un paio di grandissimi club: sia il Barcellona, sia il Manchester City hanno fatto dei sondaggi con il suo entourage per capirne le intenzioni nel futuro prossimo. Monchi però non pensa di venderlo, dopo averlo strappato proprio al City in estate con un rilancio sul gong da 500.000 euro. Pagato una quindicina di milioni, oggi Ünder vale il doppio. E forse è solo l'inizio.