Ünder: «Noi a Kiev ci saremo»

L'intervista di Cengiz Under al quotidiano Corriere dello Sport.

 

Allora, come ti prepari a vivere questa semifinale? «Ho venti anni, posso dire che questo per il momento è il successo più grande che sono riuscito ad ottenere, ma non mi basta. Vogliamo arrivare in finale, ci teniamo molto, ci tengo anche io. Sto vivendo i giorni più felici della mia vita a Roma, sono molto orgoglioso dei miei compagni, spero che vinceremo e arriveremo in finale».

 

Una prima parte della stagione di apprendistato, poi la svolta. «Devo ammettere una cosa: se a un certo punto del campionato ho cominciato a giocare meglio, è stato grazie ai consigli dei compagni e dello staff tecnico. Mi trovavo molto bene in campo, dalla partita con il Verona sono riuscito a incidere sul risultato, loro mi hanno aiutato molto a migliorare le performance, che da allora sono cresciute. Devo ancora migliorare molto. I compagni mi aiutano e cerco di aiutarli anche io».

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Con i tuoi gol sei diventato un beniamino dei tifosi della Roma. «Secondo me la tifoseria è molto importante, anche in Turchia il tifo è molto caldo, però la squadra in cui ho giocato prima di arrivare alla Roma non aveva una tifoseria molto numerosa. L'Istanbul Basaksehir è una squadra giovane, fondata venti anni fa. Sono molto orgoglioso di aver fatto il salto da una tifoseria di una squadra nata recentemente a quella della Roma. Anche se lo scorso anno siamo arrivati secondi e abbiamo fatto una buona stagione. E' emozionante sentire che una tifoseria come quella della Roma strilla il mio nome, questo mi fa venire i brividi. Voglio continuare a segnare per sentire invocare il mio nome più spesso».

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Sei consapevole di essere oggi uno dei giocatori turchi più importanti? «Il mio obiettivo è quello di giocare in una delle migliori squadre d'Europa e di rappresentare il mio paese come Çalhanoglu che gioca al Milan e Cenk Tosun dell'Everton. Ce ne sono tanti in Europa, anche io sono uno di loro. Ho sempre voluto diventare il migliore lavorando di più. L'unica cosa che chiedo ai miei connazionale è quella di essere orgogliosi di me, io continuerò a rappresentare il mio Paese nel miglior modo possibile».

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Sei uno dei giocatori rivelazione del campionato e i paragoni si sprecano. Di Francesco ti ha avvicinato a Montella. «Anche se non lo conoscevo, ho visto moltissimi gol di Montella sui social della Roma, dai filmati che ho guardato si deduce che è stato un attaccante molto importante, tutti parlano molto bene di lui. Oggi tra i giocatori che mi piacciono di più c'è David Silva, sono stato suo tifoso sin da ragazzino, anche se abbiamo ruoli un po' diversi. Speri di crescere per diventare un giocatore importante quanto lui».

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La semifinale contro il Liverpool è il momento più importante della vostra carriera? «Ci teniamo molto ad arrivare in finale, probabilmente è il sogno di tutti i giocatori. Speriamo di essere noi a passare in finale. I miei genitori vogliono venire a Kiev».

G. D'Ubaldo