Kluivert come al Luna Park

Sorride e gli sembra di stare in un grande luna park. Justin Kluivert ha trascorso le prima ventiquattro ore in giallorosso tra l'entusiasmo dei tifosi che lo hanno accolto con un abbraccio ideale. Più di trecento persone lunedì sera a Fiumicino, altre cinquanta ieri erano ad attenderlo a Villa Stuart, dove ha effettuato le visite mediche. Il giovane olandese è felice del primo impatto, non si aspettava di vedere così tanta gente pronta a festeggiare il suo arrivo. Poco prima delle dodici è arrivato presso la clinica sulla Trionfale per assolvere le formalità delle visite prima della firma del contratto. Ha dormito in un albergo all'Eur e quando ha finito i vari passaggi con i medici è andato a Trigoria accompagnato da Balzaretti. Con Baldissoni e Monchi ha firmato il nuovo contratto, per cinque anni a un milione e mezzo a stagione. Alla Roma costerà complessivamente venti milioni, bonus compresi, con una percentuale di rivendita pari al 9 per cento da destinare all'Ajax e il 20 per cento del valore del cartellino destinato a Mino Raiola, che ha condotto la trattativa con il club olandese al fianco di Monchi.

 

LA FAMIGLIA. Justin Kluivert è stato disponibile con tutti, non si è mai negato alla richiesta di selfie e autografi, ha messo volentieri una sciarpa giallorossa al collo. Ha già baciato la sua nuova maglia. E' venuto a Roma con tutta la sua tribù. Ieri ad accompagnarlo alle visite mediche c'erano il fratello Quincy e una collaboratrice di Raiola. Ha pranzato velocemente a Villa Stuart e quando nel pomeriggio si è recato a Trigoria ha trovato ad attenderlo i dirigenti giallorossi, Gandini, Baldissoni, Monchi e Massara, che gli hanno dato il benvenuto. Ad assisterlo, al momento della fatidica firma, c'erano la madre, Angela Van Hulten; un altro dei fratelli, quello che gioca nell'Utrecht, Ruben; il fratellastro di quattro anni; e Mino Raiola, che gli ha dato molti consigli in questo inizio dell'avventura romana. Il padre Patrick è stato poco presente in queste ore così importanti per il figlio. I genitori di Justin sono separati da tempo e il ragazzo è molto legato alla madre. (...)

G. D'Ubaldo