Roma cocktail perfetto. Esperti e giovani: c'è un poker d'assi sul tavolo del gol

Luigi Pirandello non abita a Trigoria. Ricordate dai banchi di scuola l'amaro romanzo «I vecchi e i giovani» dello scrittore siciliano? Disillusioni, ideali rinfacciati, Risorgimento tradito. Invece alla Roma, «vecchi» (la relativizzazione è doverosa) e giovani paiono funzionare alla perfezione, se il buongiorno dato dall'amichevole di Latina sarà il linea col prosieguo. Insomma, aspettando che i più attesi della vigilia - Kluivert e Pastore - si scrollino la polvere di dosso, sugli scudi è andato soprattutto un poker che sembra davvero il simbolo di un cocktail dal sapore gustoso: Edin Dzeko e Ivan Marcano mixati a Patrik Schick e Luca Pellegrini (ma anche il più rodato Lorenzo non è andato niente male).

 

SENATORI I più esperti hanno già mostrato cose importanti. Partiamo da Dzeko. Ovviamente - visto l'avversario - non è stata la doppietta a dare senso alla prestazione, ma il fatto di essere sempre in partita, di saper fare gioco arretrando a centrocampo, di essere sempre al posto giusto anche quando la conclusione non è stata poi perfetta. Insomma, a 32 anni, resta una certezza. Il che spiega la possibilità che si trovi un accordo con la Roma per spalmare il contratto fino al 2021. La stessa data di scadenza che ha il trentunenne Marcano, che ha portato con sé il suo fiuto del gol. La sua prima rete in giallorosso, infatti, forse è stata la più bella tra le nove di Latina. Ma non basta. Se Di Francesco ci ha tenuto ad elogiare in particolar modo la difesa, è anche perché lo spagnolo - oltre al fisico - ha mostrato una velocità niente affatto disprezzabile. Cosa che sarà utilissima contro squadre più ostiche. «Nella Roma ci sono solo grandi giocatori - ha detto lo spagnolo - per questo il nostro obiettivo è fare meglio rispetto alla scorsa stagione». (...)

M. Cecchini