Il 16 settembre di Florenzi. E' una magia nella sua Roma

Nel 2012 era un ragazzo che si stava giocando la grande occasione; nel 2013 scopriva di poter fare l'attaccante; nel 2015 si è rivelato al mondo; nel 2017 il mondo, quello vero e colorato di giallorosso, se l'è ripreso. Dall'inizio, Alessandro Florenzi e il 16 settembre: storia di nascite e rinascite. Se anche questo sarà speciale si scoprirà soltanto domenica, ma intanto il vice capitano della Roma è già contento così. Contro l'Atalanta ha sentito un movimento innaturale del ginocchio e ha tremato: dopo due operazioni e un anno di stop temeva di dover di nuovo ricominciare il calvario, invece il legamento ha tenuto, l'articolazione anche e ora si tratta solo di tornare in campo: «Il prima possibile». Florenzi lo dice al match program della Roma, racconta che si sta curando e racconta di come la squadra debba e voglia trovare nel gruppo la forza di ripartire dopo una «partenza non brillantissima».

 

SOLLIEVO All'Olimpico arriverà il Chievo: «Gioca insieme da tanto e anche se ha solo un punto ha fatto tre buone partite», ma lui dovrebbe partire dalla panchina: «Ho pensato a tutto il percorso fatto durante la riabilitazione, al post operatorio. Il pensiero è andato anche ai miei cari, a mia moglie che inevitabilmente non ho potuto aiutare con i bambini... Sono stati brutti pensieri, sono stato fortunato a non essermi fatto male sul serio». (...)