C'erano un turco, un ceco e un egiziano...

Di Francesco cambia ancora e stasera contro il Frosinone insegue la prima vittoria all'Olimpico per scacciare la crisi. Nel turno infrasettimanale lancerà il ventiduesimo titolare in sei partite giocate. Questa volta dovrebbe toccare a Santon, che ieri è stato provato da terzino destro al posto di Florenzi. L'ex interista sarà preferito a Karsdorp, che è andato in tribuna a Madrid e non è stato convocato per Bologna. In questo momento l'olandese non rientra nelle scelte dell'allenatore. Quando cambierà comportamenti potrà riavanzare la sua candidatura. Stasera Di Francesco cambierà anche il modulo. Il ritorno al 4-2-3-1 gli consente di utilizzare i nuovi nelle posizioni a loro più congeniali. In particolare Nzonzi e Pastore. I due fiori all'occhiello della campagna acquisti finora molto contestata di Monchi. Il francese formerà la coppia di centrali in mezzo al campo con De Rossi, che oggi festeggerà la partita numero seicento con la maglia della Roma. Insieme hanno giocato dall'inizio a San Siro contro il Milan, senza grandi risultati. Ma quella sera il modulo era il 3-4-1-2. Tornerà titolare Pastore, il grande incompiuto del mercato della Roma. L'argentino giocherà da trequartista, nel ruolo a lui più congeniale. Di Francesco lo aveva preannunciato in conferenza stampa. In questo modo aiuterà l'ex del Paris Saint-Germain a dimostrare il suo valore. In una squadra che fatica molto in fase offensiva, la capacità di dettare l'ultimo passaggio di Pastore può essere preziosa.

 

GLI UOMINI. Al termine della partita persa a Bologna, Di Francesco aveva detto: «D'ora in poi la squadra la farò scegliendo prima gli uomini e poi i calciatori». Ieri in conferenza stampa ha corretto un po' il tiro: «La formazione che scenderà in campo contro il Frosinone non è indicativa, non significa che chi non gioca non è uomo. Ci sarà chi ha dimostrato di essere uomo». (...)