«È una vergogna. Si può non vedere un rigore così?»

A un certo punto sembrava davvero tutto uguale a quel 26 agosto dello scorso anno, quando l'Inter uscì vittoriosa per 3-1 dall'Olimpico e la Roma sembrava non spiegarsi neanche come avesse fatto. O forse sì, perché oltre alla sfortuna (i tre pali) c'era stato sull1-0 per i giallorossi quel rigore non concesso per fallo di Skriniar su Perotti che probabilmente avrebbe chiuso la partita. Ecco, quando Eusebio Di Francesco ha visto il rigore non concesso su Zaniolo, subito dopo il palo di Florenzi, facile che sia tornato con la mente a quella gara lì. Anche perché, nel frattempo, Pallotta dagli Usa si era già fatto sentire: «Era rigore netto, ho rivisto l'azione cento volte. Ma cosa vedono gli arbitri? Sto ancora urlando davanti alla tv, sono tante partite che va avanti questa storia, credo che i mancati rigori siano un record ai nostri danni. Ancora non capisco bene come vogliono usare la Var, questa era una chiamata facile. Di certo con quel rigore avremmo vinto la partita. Il primo tempo è stato una barzelletta».

 

LA RABBIA E invece la chiamata non è arrivata e non è la prima volta in questa stagione che la Roma ha materiale di cui lamentarsi. «Il rigore? Stavolta non ho messo gli occhiali», è la battuta che si concede Di Francesco lasciando lo stadio. E allora l'urlo di protesta di Pallotta sfocia nella voce di Francesco Totti: «E' stata una partita giocata a viso aperto da due grandi squadre, anche se avremmo meritato di vincere. Ma quello di cui voglio parlare è altro: come si fa a non dare un rigore del genere? Le chiacchiere stanno a zero, l'abbiamo visto tutti. Quello che ci chiediamo piuttosto è: ma come fanno gli addetti al Var a non vedere un fallo simile? E' una vergogna. Che ci stanno a fare se poi valutano gli episodi così? Rocchi avrà anche sbagliato, ma questo è un errore troppo evidente. (...)