Zaniolo cuore Roma

Forse il detto «lontano dagli occhi, lontano dal cuore» può valere davvero solo per i comuni mortali. Ci sono persone, infatti, che non conoscono che cosa sia il cono d’ombra, la mancanza d’attenzione. Fra questi c’è senz’altro Nicolò Zaniolo che, a poco più di un mese dall’infortunio al crociato anteriore del ginocchio sinistro, occorsogli il 7 settembre durante la partita tra l’Olanda e l’Italia, non vede diminuire affatto l’appeal che esercita sugli appassionati di calcio e, di conseguenza, sugli sponsor, che lo vogliono sempre più come testimonial.

 

Ma prima di approfondire questo aspetto, meglio ricordare innanzitutto che l’attenzione massima del ragazzo sta tutta nel rientro, dopo l’intervento a cui si è sottoposto il 13 settembre scorso a Innsbruck ad opera del professor Christian Fink. Diciamolo subito: la famiglia e l’entourage del giocatore raccontano come il chirurgo austriaco abbia trovato il ginocchio destro, operato a gennaio dal professor Pierpaolo mariano a Villa Stuart in perfette condizioni. A cambiare adesso, però, è tutto l’ambiente che circonda il giocatore, visto che Zaniolo ha dovuto fare gran parte della prima rieducazione chiuso in casa per via del lockdown, quindi in condizioni psicologicamente più pesanti. Adesso, invece, il ragazzo va a lavorare a Trigoria e quindi la riabilitazione, che raccontano compiuta a ritmi molto più blandi rispetto all’altra volta, assume anche un altro peso. (…)