Pedro e i suoi fratelli. Roma, un campione e tanti giovani leoni. Assalto all’Europa

Se c’è un giocatore nella Roma che può indicare la luce da seguire in Europa quello non può che essere Pedro. Perché nelle coppe ha vinto tutto quello che c’era da vincere (prima con il Barcellona e poi con il Chelsea) e perché l’impatto che ha avuto con la Roma in questo inizio di stagione è stato a dir poco sorprendente. Non tanto per la qualità tecnica e l’esperienza – quelle, del resto, si conoscevano ampiamente da tempo – ma piuttosto per la voglia e l’umiltà con cui si è calato nella sua nuova realtà italica. Con una fame quasi sorprendente, se si pensa che in carriera l’attaccante spagnolo ha già portato a casa ben 25 trofei (tra club e nazionale) e potrebbe avere la pancia piena da un bel po’. Ed allora, da domani, in quel di Berna, la Roma si affiderà proprio a lui per tracciare la strada giusta in Europa League. Facendo nel contempo crescere ancora i suoi fratellini, tutti quei giovani che una coppa europea o non l’hanno mai giocata (come Kumbulla, Villar e Ibanez) o la devono ancora vivere da protagonista (Carles Perez o Borja Mayoral, ad esempio, anche se entrambi hanno già vissuto serate importanti). 

 

Pedro, dunque, è il solo giocatore della Roma ad aver già vinto l’Europa League. Tra quelli a disposizione di Paulo Fonseca domani, si intende, perché quella coppa nel 2017 l’ha vinta anche Chris Smalling con il Manchester United (ma il difensore inglese domani sarà out per infortunio). (…)