La Roma in caduta libera

La Roma è come se si fosse ritirata dal campionato. Dan e Ryan Friedkin, pronti a chiamare Sarri a Trigoria, assistono infreddoliti al 14° ko stagionale (11° del torneo) che certifica la resa vergognosa di Fonseca e del suo gruppo, rimasti ormai senza obiettivi. A Marassi vince la Sampdoria dell'ex Ranieri: 2-0. I giallorossi, con 5 punti nelle ultime 8 partite (media da retrocessione) e sempre al 7° posto, vedono avvicinarsi il Sassuolo (-2) a 4 gare dal traguardo: rischiano di non partecipare nemmeno alla Conference League. E continuano a steccare dopo le gare di coppa: solo 15 punti presi su 39.

 

Fonseca è in tilt e la proprietà Usa valuterà la sua posizione nelle prossime ore, anche mancano solo5 partite, compreso il ritorno con lo United. Condizionato dalla resa di giovedì a Manchester, stravolge il suo 3-4-2-1, con l'ennesima rivoluzione in campionato, dettata non solo da chi sta male. Sono 10 gli assenti: si è fermato nella Capitale anche Pellegrini per assistere alla nascita del secondogenito Thomas. Out il capitano, insomma, e gli infortunati Pau Lopez, Spinazzola, Calafiori, Diawara, Veretout, Pedro, Perez, El Shaarawy e Zaniolo. Lista abbondante, dunque, e completata da quella degli esclusi per la stanchezza della recente full immersion: in panchina si accomodano Karsdorp e Ibanez. Con loro pure Mirante che, nella notte inglese, è sembrato fuori forma. Dopo il crollo a Old Trafford, la formazione cambia per sette-undicesimi. Il portiere è addirittura Fuzato che non è titolare dal 1° agosto, quando debuttò in serie A nell'ultima tappa del campionato scorso quando i giallorossi riuscirono a battere la Juve già campione d'Italia a Torino. Si vede che non gioca da tempo. In questa stagione, tornato a gennaio dal prestito al Gil Vicente, ha giocato 25 minuti in Coppa Italia, nei supplementari contro lo Spezia. Riappare dall'inizio, a destra, anche Santon, rientrano Mancini e Kumbulla, trovano spazio pure Peres, Villar e Mayoral. La Sampdoria dà l'impressione di comportarsi più da squadra con il suo 4-4-1-1, con Verre dietro a Gabbiadini. Efficace il pressing: fisicamente meglio i blucerchiati. Il 3-4-2-1 di Fonseca, invece, prevede il tridente pesante. In partenza il centravanti è Mayoral che ha un paio di chance, con Tonelli che fa muro di piede e di testa. Subito dietro si piazzano Dzeko e Mkhitaryan. Mai visto, fin qui, il doppio centravanti dal 1° minuto. Soluzione bocciata anche in pubblico dall'allenatore giallorosso. Al ripensamento può averlo spinto l'emergenza. Dopo 15 minuti si scambiano la posizione Dzeko e Mayoral, ma la Roma è comunque impacciata e lenta. Come sempre funziona solo quando riparte. La presenza a centrocampo di Cristante accanto a Villar non incide sulla prestazione. (...)