Roma a testa alta

Sotto lo sguardo dello spettatore più interessato, Josè Mourinho davanti alla tv, la Roma tira fuori il carattere e, perchè no?, anche il gioco, batte lo United nella semifinale di ritorno (3-2) e saluta l'Europa League proprio come richiesto dai Friedkin. Con dignità. Anche meglio, paragonando la prestazione divertente dell'Olimpico con quella umiliante di Old Trafford. Il Mancheser va in finale contro il Villarreal, i giallorossi escono a testa alta. Fonseca, dopo essere stato scaricato dalla proprietà Usa che lo ha subito sostituito con lo Special One, dimostra di essere ancora in pieno controllo della situazione. In piena emergenza ha avuto il meglio dai senatori, a cominciare dall'ex capitano Dzeko, dal rientrante Pedro e dal ritrovato Mkhitaryan. In partenza è la formazione più anziana di questo club nella competizione (compresa la Coppa Uefa): 29 anni e 247 giorni. Eppure a incidere sul match sono i giovani, il mediano Darboe, comandando da play basso, e il trequartista Zalewski, calcando per la vittoria (deviazione decisiva, però, di Telles).

 

Il 4-1-4-1 di sicuro contribuisce a dare un senso alla serata, ma l'esibizione sembra fatta su misura per il nuovo tecnico che piazza subito due cuoricini giallorossi sotto alcune foto della sfida. La compattezza tra i reparti è evidente, anche l'applicazione dei singoli. Addirittura la nuova formula rende efficace la fase offensiva, con Dzeko pivot, Pedro e Mkhitaryan che si stringono quando attaccano, alternandosi sui lati, Karsdorp e Peres, anche Pellegrini sale bene, lasciando in copertura Cristante. De Gea è subito protagonista con due interventi nella stessa azione su Mancini e Mkhitaryan che poi si pappa il facile appoggio di testa su corner di Pellegrini. Il pressing e l'aggressività, però, non sono sufficienti. La difesa, come al solito, sbanda. Esageratamente alta, si fa infilare soprattutto nel corridoio centrale. Cavani è spesso libero nello sprint. Solo al terzo tentativo farà centro dopo aver sprecato con il pallonetto che accarezza la traversa e calciato di forza addosso a Mirante. Prima del destro potente del centravanti, il nuovo risentimento muscolare per Smalling che lascia il posto a Darboe, con Mancini abbassato in difesa, e il sinistro piazzato di Pellegrini, respinto da De Gea. (...)