Abraham. Il sole contro la nostalgia

Per convincerlo ad accettare la Roma, ha stimolato il suo istinto meteoropatico. «Caro Tammy, preferisci continuare a vivere sotto la pioggia o vuoi provare il sole?». Mourinho le ha provate tutte nei momenti più delicati della trattativa, Abraham ha ragionato e poi ha deciso. Non solo per i colori del cielo evidentemente ma anche per quello. La prima ricompensa è arrivata dopo un mese di partite: l’Inghilterra lo ha richiamato in servizio per gli impegni della Nazionale di Southgate. «Inizialmente – ha detto in un’intervista al Guardian – non volevo muovermi da Londra perché sono nato là e giocavo nel Chelsea, uno dei club più importanti della Premier League. Ma poi ho deciso che era arrivato il momento di mettermi alla prova in un contesto diverso. E oggi posso dire di aver imparato di più da Mourinho in queste poche settimane di quanto fosse accaduto prima, nel resto della mia carriera. Ai giovani inglesi consiglio di fare la stessa cosa: un’esperienza calcistica all’estero è molto formativa, anche se non facile». 

 

La sua nuova avventura con l’Inghilterra, a un anno di distanza dall’ultima convocazione, comincia domani sera ad Andorra. E non sarebbe stata possibile senza la Roma, senza Mourinho, perché Tuchel nel Chelsea non lo vedeva proprio, tantomeno dopo lo sbarco di Lukaku. (…)