Domenica alle 18 la Roma affronterà il Napoli al Maradona, per la 34esima giornata di Serie A. Oggi Francesco Calzona è intervenuto in conferenza stampa per presentare la sfida contro i giallorossi. Ecco le parole del tecnico azzurro.
Settimana con clima pesante e ritiro anticipato. La reazione della squadra: "Io dico che il risultato di Empoli ci ha voluto dire qualcosa perché abbiamo difeso male, ma abbiamo creato moltissimo. abbiamo dimostrato di avere anche problemi offensivi e questo mi ha preoccupato. I ragazzi erano molto abbattuti in settimana. Dobbiamo concludere il campionato nel miglior modo possibile. Gli allenamenti sono andati abbastanza bene, siamo cresciuti piano piano, è tornato l'entusiasmo giusto. Spero e mi auguro che venga fuori l'orgoglio perché giochiamo contro una squadra che sta facendo benissimo ed è in ottima condizione".
Qual è l'obiettivo e se ci sono speranze Champions: "Abbiamo buttato via delle occasioni, in questo momento non possiamo fare progetti e dobbiamo pensare partita per partita. Siamo anche nella condizione che il nostro futuro non dipende solo da noi, ma anche dagli avversari. Ho chiesto ai ragazzi di fare una grande partita contro la Roma".
Che Napoli vuole vedere: "Voglio vedere la prestazione, quando siamo in fase di possesso e quando non lo siamo. Voglio vedere gli avversari che rincorrono la palla con rabbia, con la prestazione vengono anche i risultati".
Se il ritiro ha cancellato l'apatia mentale: "Due giorni di ritiro sono dovuti perché dovevamo stare insieme il più tempo possibile, è stata una scelta concordata con la società. Il ritiro non è punitivo, ma produttivo".
Il problema delle palle alte e un messaggio ai tifosi: "Non è un problema di palle alte, ma di difesa della porta. Mi vengono in mente alcuni gol come quello di Darmian dell'Inter. Abbiamo preso gol perché in area c'era una situazione di uno contro uno come quello di Djuric o di Cerri. Non è un discorso di palle alte, ma di posizionamento dei difensori. Oppure abbiamo preso anche gol per problemi di copertura dell'area da parte di centrocampisti. Ci manca la voglia di non prendere gol. Non ho parole da dire ai tifosi: ci sono in trasferta, in casa c'è lo stadio pieno, dobbiamo spingerli a sostenerci e ci hanno sostenuto in passato anche in momenti difficili".
Se sarebbe soddisfatto di una qualificazione in Conference o Europa League: "Si sbaglia a fare il paragone con il Napoli dell'anno scorso. Abbiamo dei dati che ci dicono di aver migliorato tantissime cose. Siamo la squadra che gioca più palloni in area avversaria, abbiamo alzato il possesso palla anche se è sterile. Mi baso molto sui numeri e li abbiamo negativi in difesa. Io a fine anno giudico il mio lavoro da quando sono arrivato fino a ora, non posso confrontarla con la stagione dell'anno scorso perché sarebbe tutto un fallimento. Paragono la mia gestione quando finirà e capirò se potevo dar di più".
Cosa è successo al Napoli quest'anno: "Che la squadra ha dei problemi l'ha detto anche il presidente. Chi è arrivato a sostituire giocatori importanti come Lozano, Kim e in corsa Elmas non ha inciso tantissimo. Non è colpa loro, sono arrivati in una stagione particolare, mi aspettavo di incontrare meno problemi. Dopo alcuni giorni, mi sono reso conto che i problemi erano più grandi di quelli che avevo previsto".
Se qualcuno nello spogliatoi deve prendersi delle responsabilità: "Non qualcuno ma tutti, i giocatori non si possono non sentire responsabili di questa situazione. Sono io che alleno i giocatori e io che faccio le scelte e le faccio in base a ciò che vedo in settimana. Solo Mazzocchi, Natan e Dendoncker non sono utilizzati come gli altri".
Se vede i giocatori motivati: "A Empoli mancava la voglia di vincere perché non abbiamo tirato in porta. Mi ha sorpreso perché è stata la prima volta, con il Frosinone abbiamo sbagliato tantissimo. La mancanza di voglia di vincere fino a Empoli non c'era mai stata, nelle altre partite è mancata la voglia di non prendere gol. Non è una questione tattica, ma di attenzione".
La squadra non riesce a pressare alto e poi gli avversari salgono e fanno gol: "Quando si perde palla facciamo fatica a rimetterci a posto. Quando parlo di percezione del pericolo anche lontano dalla porta, ci sta sbagliare un passaggio, ma il primo pensiero è mettersi sotto palla il prima possibile. Ci sono momenti della partita dove non si difende in avanti. Non voglio che si faccia densità a 70-80 metri dalla nostra porta".
Cosa lo preoccupa della Roma: "Segnano moltssimo, hanno una media di 2,1 gol a partita, hanno un grande fisicità e hanno fatto più gol sulle palle inattive. Ci sono tante cose di cui preoccuparsi. Se facciamo la partita da Napoli anche noi abbiamo le nostre armi. Loro verticalizzano molto anche centralmente. Dobbiamo evitare di farci passare la palla dentro. La Roma è una squadra in salute, ieri ha vinto in 17 minuti. Hanno obiettivi importanti, è una partita difficile, ma indipendentemente dall'avversario dobbiamo ritrovarci noi. Dobbiamo uscire da questa situazione che non piace a nessuno, neanche ai giocatori".