Giovedì la Roma affronterà il Bayer Leverkusen nella semifinale di andata di Europa League. Daniele De Rossi ha parlato della sfida europea ai microfoni dei canali ufficiali.
Le sensazioni: "Siamo emozionati, siamo contenti di viverci un'altra serata indimenticabile davanti ai nostri tifosi, sapendo che sarà una sfida difficilissima, ma non fuori dalla nostra portata".
Dopo Napoli ha detto che vedremo una Roma pimpante: "Sì, dobbiamo essere pimpanti sempre, dobbiamo essere forti sempre, però ci sta anche un momento in cui i giocatori fisiologicamente possono essere meno brillanti, anche perché noi veniamo da un periodo in cui stiamo rincorrendo e rincorrere toglie tanta energia, soprattutto quando vedi che rincorri ma non arriva mai quel famoso quarto posto. Le squadre intorno a noi e sopra di noi stanno facendo molto bene, quindi il campionato è molto aperto anche per merito loro. Questo è un discorso a parte, è una coppa, a eliminazione diretta, andata e ritorno e vincerà chi sarà più forte in queste due partite, non in tutto l'anno".
Su Lukaku e Smalling: "Oggi si sono allenati e sembrava stessero bene, vediamo un po' quali saranno le risposte dei loro piccoli problemi. Se sentiranno qualche sensazione negativa o se continueranno a sentirsi bene saranno convocati".
Sui meriti di Xabi Alonso e gli aspetti da temere del Bayer: "Da temere c'è la loro condizione mentale, perché è una squadra che non perde mai inizia a sentirsi imbattibile, ma inizia a sentirsi imbattibile non in maniera presuntuosa ma avendo fiducia, credendoci fino alla fine. Una squadra che fa venti gol oltre il novantesimo vuol dire che è una squadra che ha attributi, che ha cuore, che ha conoscenza tattica e che ha giocatori di grande qualità e di temperamento. I meriti di Xabi Alonso? Sono una squadra che era nella parte destra della classifica e in due anni facendo un calcio piacevole l'ha portata a trionfare in Germania, cosa che non era mai riuscita, e l'ha portata in semifinale di Europa League che è un'altra cosa molto difficile".
Meglio giocare prima in casa e poi fuori o viceversa: "Mah, abbiamo avuto la fortuna, ho avuto la fortuna di allenare una squadra che mi ha fatto passare con il Brighton giocando la prima in casa e la seconda fuori, rendendo la seconda una partita con un risultato abbastanza già indirizzato. E ho anche avuto una squadra che avuto la forza di andare a vincere fuori casa la prima e riconfermarsi la seconda. Nella prima circostanza abbiamo avuto due pareggi che ci hanno portato poi a giocare ai rigori e un pizzico di fortuna e tanta bravura ci hanno portato fino a qua. Quindi penso che cambi poco, cambia l'atteggiamento che avrai in queste partite, soprattutto dai risultati che farai nella prima, poi potrai dire che forse era meglio giocare in casa la seconda, ma se invece vinci la prima e ti porti un piccolo vantaggio anche fuori casa puoi avere un atteggiamento che può portarti a passare il turno".