Domani alle 20:45 allo stadio Olimpico la Roma affronterà il Genoa, nella 37esima giornata di Serie A. Oggi Daniele De Rossi è intervenuto in conferenza stampa per presentare il match.
Come sta Dybala e come influirebbe la qualificazione Champions sul mercato: "Paulo ha fatto un allenamento, che era una seduta di scarico. Ha fatto allenamenti individuali dove ha spinto un po' di più. Vediamo oggi, ma si è allenato poco con noi, è stato fuori un paio di settimane. Con il FFP qualsiasi squadra è condizionata dai guadagni che avrà. Per ora non abbiamo parlato di budget con la società, abbiamo solo condiviso la voglia di spendere bene. Non bisogna per forza spendere tanto, abbiamo tante squadre davanti che hanno speso meno di noi facendo un calcio interessante. Dobbiamo comprare giocatori forti e valorizzare quelli che abbiamo".
Domani giornata particolare, un bilancio di questi mesi: "Sarà una giornata con tante cose emozionanti. Abbiamo ancora un obiettivo importante. Il Genoa sta giocando bene, come dovrebbero fare tutte le squadre, ma non hanno i nostri stimoli. Sarà bello lo stadio pieno, ma c'è una partita da vincere. Gilardino mi stupisce sempre di più, è un ragazzo speciale, un po' introverso. Quando giocavamo non pensavo diventasse allenatore e così bravo. Ha fatto la gavetta e ne è uscito un allenatore vero. Mi fa sempre piacere rivederlo, è stato uno di quei compagni che non senti mai ma quando li vedi ti fa piacere. Su Strootman credo che lo stadio sarà pieno anche per lui, chi ha onorato la maglia della Roma e la propria professione va salutato con il giusto tributo".
La durata del contratto, la partenza di Lukaku e la prospettiva di Abraham: "Stiamo parlando, ho avuto tante partite da preparare, è l'ultimo dei miei pensieri. Per raggiungere un accordo ci abbiamo messo 10 minuti, stiamo mettendo a punto le ultime cose, non è un problema quando si raggiunge un accordo in modo così veloce, manca poco. Noi eravamo padroni del nostro destino, ma sapevamo che poteva andare in modo diverso. Abbiamo parlato di quello che servirà alla Roma, come stanno facendo tutti gli allenatori. Non abbiamo parlato di Lukaku o Abraham, abbiamo fatto delle valutazioni sulla direzione degli ultimi anni, che spesso era volta a prendere giocatori pronti. A volte è meglio investire su giocatori nostri, creare e supportare giocatori per farli diventare un asset che ti possa dare più stabilità. Ora è presto, poi manca ancora quella figura con cui sistemare tutti i tasselli e con cui inizieremo a fare dei nomi. Anche per il direttore sportivo non manca moltissimo".
Le parole di Gasperini: "Passato troppo tempo, ci siamo sentiti e abbiamo chiarito. Ci sono stati degli spunti di stima reciproca, sono polemiche che si creano qua. Noi non avevamo perplessità sull'Atalanta, ma in generale. Siamo a posto con la coscienza, avevamo qualche dubbio sul recupero post campionato ma è durato poco. Non c'è bisogno di fare favori, abbiamo fatto i complimenti agli avversari".
Se ci sono degli incedibili: "Sì, ma non li dico perché non sarebbe giusto. Qualche incedibile potrebbe andare via e viceversa qualcun altro potrebbe rimanere e dovrò farli rendere al meglio. Tutto è ancora prematuro".
Se pretenderà dei giocatori top: "Ora ci sono io, prima Mourinho e Fonseca. Ognuno ha il suo modo di fare mercato, ma la costante è che siamo sempre arrivati sesti o settimi. Va cambiato qualcosa, l'allenatore forte deve imporsi per farsi comprare chi vuole e la società forte lo deve accontentare, sempre nei limiti delle possibilità. Certo se chiedi giocatori da 100 milioni sei matto... Il primo requisito sarà la fame, devono sentirsi a Roma come se fosse la miglior cosa che sia mai capitata loro. Non c'entrano top player o giovani, serve gente che fa le fiamme. Non parlo di maglia, di curva ecc... Pjanic andò alla Juve insultato, ma a Roma andava a 2000. Renderli affamati e farli rendere in campo tocca a me. Serve la fame e che in campo vadano forte".
Se c'è un settore del campo dove mettere maggiormente mano: "Si, ma non lo dico. Uno si fa un'idea, ma non entro nel dettaglio perchè domani abbiamo una partita. Ieri sono stato 11 ore qui a Trigoria, soltanto per un'oretta ho pensato a quello che potrà essere un domani la Roma. Non ci ho speso tanto tempo su questa cosa. Ho già letto di tutto, qualche idea me l'avete anche data, ma io non ho fatto niente, anche per rispetto dei miei giocatori. E poi non ho troppo tempo da perdere su queste cose".