Il bello viene ora. Il più grande, invece, l’abbiamo visto ancora una volta all’opera. Francesco Totti passa sopra le macerie dell’ Udinese. Piccoli resti del solido muro costruito da Guidolin intorno al suo plotone. E lo fa, ancora una volta, con la sua classe cristallina, il suo essere Capitano vero. 94 minuti di calcio a tutto tondo con l’arma speciale usata per la terza volta in serie A: il cucchiaio.
Nella domenica dell’”ultima spiaggia”, ribattezzata cosi in settimana proprio dal numero 10, la Roma si prende secchiello e paletta tornando a divertirsi dopo la sconfitta di domenica scorsa. La sconfitta con la Juventus è definitivamente archiviata al minuto 94: Riise scende lungo la sinistra e mette al centro trovando Totti, tiro d’esterno destro e gol. La Roma vince in Friuli, dove l’Udinese non perdeva da tredici partite. E al termine della partita dei numeri (11 gol di Francesco Totti in campionato, 203 in assoluto, 26 gol di Di Natale, capocannoniere solitario, 3 punti il distacco tra Udinese e Roma) la lotta per il quarto posto è definitivamente aperta. Mancano Sanchez ed Inler nell’Udinese che, sentendo anche Gudolin, in pratica non aveva a disposizione impugnatura e parte della lama della sua spada. Solo la punta era rimasta, quel Totò Di Natale vera e propria macchina da gol.
E l’avvio dei bianconeri, con Pinzi in mediana, è positivo anche se poco incisivo e ficcante. La Roma, dal canto suo, lascia sfogare i padroni di casa chiudendo però bene gli spazi e creando la prima occasione della partita al 32’ quando Handanovic, in tuffo, salva la sua porta da una maldestra deviazione di un suo avversario.
Nella ripresa Isla e Vucinic falliscono nei primi dieci minuti due buone occasioni e al 55’ Pinzi atterra Pizarro. Il rigore è scontato, il cucchiaio inaspettato. E cosi Totti esulta con il pollice in bocca e l’indice alto. Iniziano i cambi, Taddei per Rosi, Perrotta per Brighi, Borriello per Vucinic, Cuadrado per Abdi e Corradi per Denis. Doni si scalda le mani con le parate su Abdi e Isla, Asamoah toglie dalla testa di Borriello la palla del due a zero e la difesa giallorossa, sul più bello combina un pasticcio. Da un lancio lungo la torre di Corradi smarca in area Di Natale, lasciato solo da Juan, sinistro e palla alle spalle di un incolpevole Doni. Tutto il poco che si è visto in 89 minuti si riversa allora nella spicciolata rimasta. L’Udinese al 92’ protesta per un presunto rigore ai danni di Asamoah e nel contropiede successivo la Roma trova il raddoppio con Totti.
Gioia, romanista, e dolori, friulani. Sull’ultima spiaggia almeno un ombrellone possiamo mettercelo. |